Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Politics apertura alle banche, brevetti tutelati
Politics

apertura alle banche, brevetti tutelati


Più fiere e sportelli bancari. Maggiori tutele dei brevetti e una gestione meno monodirezionale degli e-commerce dei colossi cinesi. Ma pure la ripresa degli incontri annuali tra i primi ministri e il gemellaggio dei rispettivi siti Unesco. Sono alcuni dei punti cardine delle sei intese su cui poggia la nuova cooperazione tra Italia e Cina improntata da Giorgia Meloni e dal premier Qi Liang, in occasione della prima visita a Pechino dell’italiana. Un Piano d’azione triennale in cui i due Paesi si impegnano «a rafforzare la fiducia reciproca», specie in ambito commerciale, riequilibrando le relazioni attraverso «parità di condizioni per le rispettive aziende». Un obiettivo non da poco considerando che oggi le imprese cinesi investono in Italia un terzo di quanto fanno le italiane nel colosso asiatico come ha ricordato la stessa Meloni.

Al di là di questo principio di equità inserito a più riprese all’interno del testo sottoscritto e al di là della cornice regolatoria in cui poi dovrebbero essere inseriti gli altri memorandum a cui la premier e Xi Jinping hanno fatto riferimento, le pagine del piano d’azione 2024-2026 racchiudono alcuni «punti molto concreti» per dirla con le parole meloniane di ieri. In alcuni casi snodi nevralgici, talvolta poco più che promesse. In ogni caso, se realizzati davvero, obiettivi programmatici che con buona probabilità saranno in grado di avvicinare la Cina e l’Italia. Anche senza la via della Seta.

FIERE E BREVETTI

«Grande rilevanza» ad esempio, viene assegnata allo «sviluppo delle fiere internazionali», al fine di favorire «l’internazionalizzazione dei rispettivi mercati» e mettere in connessione aziende italiane e cinesi. Ma un «ruolo importante» è riconosciuto pure alla tutela della proprietà intellettuale. Tant’è che Roma e Pechino hanno deciso di impegnarsi in un tavolo permanente fra le rispettive Authority. L’obiettivo? Garantire prodotti e idee frutto sia del made in Italy che del made in China. Un’ambizione estesa in qualche modo anche al web e al mondo digitale. Tra gli accordi infatti figura anche un’intesa specifica sull’e-commerce che vuole favorire i rispettivi prodotti nazionali, specie se realizzati da piccole e medie imprese.

PROTEZIONI GEOGRAFICHE

Un ampio capitolo del Piano d’azione triennale è dedicato alla tutela delle specificità, tanto gastronomiche quanto artigianali e manifatturiere. Tant’è che nel testo rientra anche un’intesa che potenzia la cooperazione contro la contraffazione delle Indicazioni Geografiche. Accordo, questo, che segue quello siglato da Pechino con l’Unione europea tre anni fa, e che quindi rafforza le tutele per una svariata gamma di prodotti italiani, che vanno dall’aceto balsamico di Modena al Prosciutto di Parma. Restando in tema, tra le altre iniziative si prevede di favorire gli «scambi di personale» in ambito agricolo, riprendendo il filo di un rapporto che negli ultimi anni ha già portato in Cina e in Italia decine di giovani agricoltori interessati a collaborare sulle nuove tecniche di coltivazione.

LA FINANZA

L’idea è sostenersi a vicenda impegnandosi anche a «prevedere un incontro annuale tra i due Primi Ministri», al fine di attuare il Piano d’azione e implementarlo nei diversi settori di riferimento, compreso quello relativo al settore finanziario. tra le decine di impegni assunti da Meloni e il premier cinese Qi Liang, spicca infatti l’instaurazione della condizione di «reciprocità» nel settore bancario. Fattore che, nel tentativo di favorire gli investimenti diretti esteri e i partenariati transnazionali, consentirà «la creazione di nuove banche e istituti finanziari e filiali nei rispettivi Paesi» o, ampliando un po’ il concetto, lavorando per lo sviluppo di un accordo sulla «supervisione dell’audit».

RICERCA E CULTURA

Sul fronte universitario si promuove lo scambio di ricercatori, la collaborazione contro il cambiamento climatico e a favore della biodiversità. Un esempio? La cooperazione in Antartide, dove la stazione di ricerca italiana Zucchelli e la cinese Ling stringeranno un accordo ad hoc. Accanto all’implementazione degli scambi reciproci di studenti (con un impegno di Pechino ad introdurre in futuro quello dell’italiano tra gli esami da sostenere nelle scuole cinesi) c’è pure la volontà di cooperare nello spazio, per la protezione della Terra dagli asteroidi e dai detriti spaziali. Infine fanno anche bella mostra anche gli impegni a promuovere i gemellaggi tra i siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco dei due Paesi. Quali? Il palazzo d’Estate di Pechino con Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli, e tra i Giardini classici di Suzhou e Venezia e la sua laguna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Exit mobile version