«Per la prima metà e il secondo trimestre di quest’anno, il 14° positivo di seguito, UniCredit ha riportato ancora una volta una serie record di risultati finanziari». Andrea Orcel esalta il primo scorcio del 2024 con un utile netto di 5,2 miliardi (+ 20%) a giugno e a 2,7 miliardi, in rialzo del 15,9% da aprile a giugno. Balzo anche dei ricavi cresciuti del 6,1% a 6,3 miliardi, grazie ad interessi netti a 3,56 miliardi (+1,9%) e commissioni a 2,1 miliardi (+10%). Nel 2024 è prevista una distribuzione di utili almeno in linea con quella del 2023 (pari a 8,6 miliardi). La distribuzione del 2024 sarà composta di dividendi per il 40% e il resto in buyback. Verrà distribuito già nel corso del 2024 un acconto sul dividendo di 1,4 miliardi e verrà effettuato un acconto sul buyback relativo al’esercizio 2024 per altri 1,7. I 3,1 miliardi, sommato alla distribuzione relativa al 2023 effettuata nel corso dell’anno solare 2024 (3 miliardi di dividendo pagato in aprile 2024 più 1,1 di acconto buyback relativo al 2023 eseguito nel 2024 più 3,1 miliardi di buyback relativo al 2023 in corso di esecuzione) porta ai famosi circa 10 miliardi di distribuzione complessivi.
In calo dell’1,7% a 2,3 miliardi i costi operativi, per un rapporto cost/income sceso al 36,3%. Sul fronte patrimoniale, il coefficiente Cet 1 è salito al 16,2%, «sostenuto da una solida generazione organica di capitale di 6,7 miliardi.
DOPPIO SHOPPING
In occasione dei risultati dei sei mesi, Gae Aulenti ha annunciato una doppia acquisizione estera, sia pure di modeste dimensioni della polacca Vodeno e della belga Aion bank che combinano una piattaforma innovativa, scalabile e flessibile basata sul cloud, per 370 milioni. «Il nostro rote (ritorno sul capitale tangibile, ndr) ha raggiunto il 20% (prima dell’aggiustamento per il nostro significativo capitale in eccesso rispetto ai concorrenti), il nostro utile netto è aumentato , e la nostra generazione organica di capitale è migliorata a 3,3 miliardi e 6,7 miliardi rispettivamente per il trimestre e per il semestre. Ognuno di questi risultati è un record», spiega l’ad. «Sulla base di questi elementi — aggiunge -, unitamente al significativo valore ancora da sprigionare e al nostro capitale in eccesso che impiegheremo o distribuiremo, siamo fortemente convinti di poter raggiungere le nostre ambizioni future».
Nel confermare la guidance sull’utile 2024 Unicredit sottolinea di disporre di «una certa flessibilità a garanzia del 2025 e del 2026» e riafferma la «convinzione» di poter garantire «un rote elevato e sostenibile superiore al 15%» e «una forte crescita» dell’utile e del dividendo per azione. Confermata anche la guidance sulla distribuzione sul 2024, «in linea» con il 2023, come pure la restituzione nel corso dell’anno, tra dividendi e buyback, di 10 miliardi ai soci.
SOLUZIONE WIN-WIN IN RUSSIA
UniCredit ha migliorato la guidance sul 2024, «conservando flessibilità a ulteriore protezione delle ambizioni di lungo termine per il 2025 e il 2026». In particolare l’istituto ora prevede di raggiungere nell’esercizio in corso ricavi oltre i 23 miliardi. Rivista al rialzo anche la previsione sulla generazione organica di capitale, ora attesa a oltre i 350 punti base (prima era sopra i 300). Ultima considerazione: «Continuare a comprare azioni, ferma la crescita», Orcel lascia intendere di voler presto passare al contrattacco, atteso da tempo.
Infine sulla Russia: «Qualunque sia la decisione della Corte sarà comunque una situazione win-win per UniCredit, poiché la decisione darà certezza giuridica alla banca» ha concluso a proposito della richiesta di chiarimenti alla Corte di Giustizia su cosa fare.
In borsa, il titolo partito in negativo come l’indice, ha recuperato chiudendo a 39,10 euro, poco sopra la parità.
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