La vela, con il Nacra 17 di Ruggero Tita e Caterina Banti porta all’Italia un’altra medaglia. Sicuramente d’ argento. Ma potrebbe essere d’oro. Anzi ci sono buone chance che sia del metallo più prezioso, perché per salire per la seconda volta sul gradino più alto del podio, basterebbe che la coppia velica del catamarano volante medaglia d’ oro a Tokyo, arrivasse entro la 7° posizione, nella Medal Race di domani mercoledì 7 agosto riservata ai migliori 10.
Ma si sa, i marinai sono al primo posto per scaramanzia, e quindi piedi da canguro ben saldi in terra.
La 11° giornata dei Giochi a Marsiglia ha fatto nuovamente soffrire, e tanto, gli atleti. Vento leggerissimo dai quadranti meridionali, spesso sui 5 nodi, che ha costretto ad attese estenuanti, prove interrotte e regate – è il caso delle Medal Race degli ILCA maschile e femminile – rinviate.
E quando si è regatato, come nel caso dei Nacra 17, si è assistito alla difficoltà di mezzi nati per alzarsi in volo, costretti anche in modalità dislocante, a procedere cioè come normali scafi attraverso l’acqua, dando la sensazione – come nel caso dei monoscafi foiling dell’ America’s Cup quando il vento cala sotto una certa intensità — di goffi volatili con le ali tarpate.
In questo contesto meteorologico che ha caratterizzato le ultime due giornate e 6 prove dei Nacra 17, Ruggero Tita e Caterina Banti hanno dato dimostrazione di due cose importanti. La prima: sono “umani”. La seconda: hanno una straordinaria forza di reazione.
La prova che non sono extraterrestri, come tutti li cominciavano a considerare, dando perfino per scontati, e quindi come facili, i loro risultati, visto che nelle prime 7 prove avevano inanellato 6 primi e un 2°, sono arrivate ieri , lunedì 5 agosto, con due 6°, e oggi con un 5° e un “ bandiera nera”, ovvero squalifica per partenza anticipata equivalente ad un ultimo posto. Una situazione che aveva fatto assottigliare il vantaggio sui secondi a 6 punti.
Poi nell’ultima prova il colpo di reni con un bel 2° che coniugato con il non eccelso 12°degli inseguitori argentini Mateo Majdalani e Eugenia Bosco, ha raddrizzato la situazione portando virtualmente già al collo dei due la medaglia d’argento. Una medaglia loro anche se dovessero ritirarsi dalla Medal per avaria o altro, o se dovessero esser squalificati. Il punteggio di Tita-Banti anche in quei casi non sarebbe infatti maggiore di 20 punti, un numero che sommato ai 27 punti con cui hanno concluso le 12 prove delle Opening Series li porrebbe comunque davanti agli inglesi John Gimson e Anna Burnet e ai neozelandesi Micah Wilkinson e Erica Dawson che entrano in Medal in 3° e 4° posizione, entrambi a 47 punti, e si giocano il bronzo.
Passando alle altre Classi ancora in gara, e al Kite in particolare, da segnalare la performance in crescita dell’atleta 19enne della Marina Militare Riccardo Pianosi. Riccardo si è scrollato di dosso la deludente performance iniziale e anche oggi ha messo a segno un primo, il secondo, che lo proietta in quarta posizione a 20 punti, cioè a una manciata dai tre kiter che lo precedono. Da notare che per il Kite le prove delle Opening Series in programma sono 12 e che si passa poi a una doppia Semifinale tra gli 8 piazzati dal 3° al 10° posto, mentre il primo e secondo delle Opening Series accedono direttamente alla Finale con un bonus di rispettivamente 2 e 1 vittorie. Tutto ciò per dire che in questa disciplina, così come nell’IQFoil in cui Marta Maggetti ha conquistato l’oro, nulla è scontato fino alla fine e la progressione positiva di Pianosi, unita al suo palmares 2023 e 2024, è molto incoraggiante.
Medal Race degli ILCA rinviata invece a domani mercoledì 7 agosto per Chiara Benini Floriani e Lorenzo Brando Chiavarini che partono dalla 7° e 9° posizione e niente Medal Race invece per Elena Berta e Bruno Festa che concludono questi Giochi al 15° posto su 19.
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