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La nuova sfida dei giovani musicisti dell’Orchestra Calamani


Un’orchestra composta da giovani musicisti under 35 porta energia e innovazione nel panorama musicale nazionale. Fondata nel 2019, l’Orchestra Filarmonica Umbra “V. Calamani” ha ricevuto il prestigioso Premio Abbiati nel 2024 e recentemente ha ottenuto il riconoscimento ufficiale come prima orchestra territoriale della regione Umbria.

La nascita dell’Orchestra e il suo fondatore

L’orchestra è nata grazie all’Ing. Stefano Calamani e alla sua AISICO, azienda leader nel campo della sicurezza stradale, che ha creduto fortemente in questo progetto culturale.

La direttrice artistica Anna Leonardi guida i giovani musicisti, definendo un’identità musicale innovativa e impegnata a dialogare con il territorio umbro.

Riconoscimento e responsabilità culturale

Quali responsabilità comporta il riconoscimento ufficiale?

«Questo riconoscimento rappresenta un passaggio storico per noi e l’intera Umbria. Per la prima volta il territorio ha un’orchestra sinfonica stabile. Assumere il titolo di «orchestra territoriale» significa diventare un presidio culturale diffuso, anche in luoghi marginali come scuole e carceri, promuovendo la musica come strumento di coesione e sviluppo. È un importante inizio».

Gioventù e nuovo pubblico

L’Orchestra è composta da musicisti under 35. Quali vantaggi porta?

«Essere «giovani» offre una carica creativa irrinunciabile. Viviamo la musica con un’energia autentica, rileggendo i repertori in modi nuovi. Vogliamo sostenere musicisti di altissimo livello che non trovano occupazione in Italia».

Parlate anche a un pubblico giovane?

«Siamo un’orchestra giovane e questo attrae il pubblico giovane, creando connessioni immediate con gli studenti che coinvolgiamo nei nostri percorsi didattici.»

Festival e programmi futuri

Quali sono le novità artistiche per il Festival della Piana del Cavaliere?

«Quest’anno portiamo prime esecuzioni e produzioni originali. La sfida è raccontare questa trasformazione con apertura, affinché il Festival diventi un luogo di condivisione di visioni e percorsi.»

Compositori contemporanei e scelte musicali?

«Vogliamo far convivere i capolavori della tradizione con le voci contemporanee. La scelta nasce dalla volontà di dare spazio anche a compositori emergenti, creando il repertorio di domani».

Qual è l’identità di Calamani oggi?

«Apertura, responsabilità e passione caratterizzano l’orchestra. Musicalmente è duttile, in grado di affrontare repertori sinfonici e sperimentali. Umanamente, è una comunità artistica fondata sul rispetto e il dialogo.»

Progetti futuri e sogni?

«Il 2025 è un anno chiave. Abbiamo una programmazione ricca e collaboriamo con il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Ci aspettano nuove produzioni e una tournée internazionale.»

Il ruolo di AISICO

Che ruolo ha avuto AISICO nella crescita dell’Orchestra?

«AISICO, su impulso e per volontà del suo Presidente Ing. Stefano Calamani, ha interpretato il ruolo dell’impresa nella società in modo esemplare, dimostrando che l’investimento nella cultura non è un’azione accessoria, ma una scelta strategica di visione e responsabilità. Il suo sostegno ha avuto un ruolo fondante nella costruzione di un’identità, nella strutturazione dell’orchestra come organismo culturale e nel credere nella capacità della musica di generare valore umano, sociale ed economico per il territorio. Il caso di AISICO dimostra che un’impresa radicata nel territorio, se guidata da una visione lungimirante, può contribuire a costruire futuro anche attraverso la cultura. Quando imprese illuminate si mettono in dialogo con progettualità culturali di qualità, si genera capitale sociale, si costruisce attrattività, si ampliano le opportunità per le nuove generazioni. In un’epoca di incertezza, il patto tra cultura e impresa può rappresentare una risposta concreta e strategica alla sfida del rilancio culturale e identitario di questo paese».

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