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Sul disastro dell’Air India del 12 giugno non c’è ancora una risposta. Le ultime rivelazioni puntano il dito sul comandante Sumeet Sabharwal, accusato di aver volontariamente disattivato gli interruttori del carburante del Boeing 787 Dreamliner precipitato pochi secondi dopo il decollo dall’aereoporto di Ahmedabad. L’aereo è precipitato sulle case e su uno studentato. Sono morti in 241, l’equipaggio più i passeggeri con un unico miracolato sopravvissuto, oltre a 19 persone a terra. Il primo report delle autorità indiane (Aaib) conferma solo che le levette di spegnimento del motore, secondo quanto emerge dalla scatola nera, erano state azionate. Stando a quanto ha scritto nei giorni scorsi il Wall Street Journal, scatendando l’ira dell’associazione piloti indiani,a disattivare gli interruttori che controllavano il flusso di carburante ai motori sarebbe stato proprio il comandante del volo. Una decisione incomprensibile secondo il suo primo ufficiale, che gli sedeva accanto, e — incredulo — gli chiedeva perché avesse spostato gli interruttori in posizione «cutoff» dopo il decollo, mentre non nascondeva il panico: probabilmente in reazione al silenzio e alla inspiegabile calma che il suo comandante mostrava, pur nella consapevolezza delle conseguenze di quella decisione.
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Air India, le ultime parole del comandante prima di salire a bordo
L’attenzione si è quindi rivolta sulla persona del comandante, il suo stato psicologico e la ricostruzione dei giorni precedenti all’incidente. Poche ore prima di salire a bordo Sumeet Sabharwal avrebbe promesso di tornare presto a casa per prendersi cura del suo anziano padre. Secondo quanto rivela il Telegraph il pilota avrebbe chiesto alla guardia di sicurezza del suo complesso di appartamenti di prendersi cura del suo anziano padre, che viveva con lui. «Per favore, prenditi cura di papà.
Torno presto», sarebbero state le sue parole. Il rapporto preliminare dell’inchiesta pubblicato la scorsa settimana aveva già riassunto lo scambio di battute in cabina, ma non aveva specificato quale pilota avesse detto cosa. Secondo la ricostruzione del Wsj ai comandi nel momento del decollo ci sarebbe stato il primo ufficiale al momento e probabilmente aveva le mani occupate in quella fase. Mentre Sabharwal, in qualità di pilota di monitoraggio, avrebbe avuto le mani libere mentre supervisionava l’operazione. Il Journal ricorda comunque che il rapporto preliminare delle autorità indiane non è giunto ad alcuna conclusione sulle cause dell’incidente o sul motivo per cui gli interruttori del carburante siano stati disattivati e che ad oggi non ha escluso possibili difetti di progettazione, malfunzionamenti o problemi di manutenzione. Da parte sua infatti, l’amministratore delegato di Air India, Campbell Wilson, ha esortato il personale della compagnia aerea a evitare di trarre conclusioni premature sull’incidente, affermando che l’indagine è «ben lungi dall’essere conclusa».
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La ricostruzione dell’incidente e la difesa di Air India
In un rapporto preliminare, l’Ufficio indiano per le indagini sugli incidenti aerei (Aaib) ha indicato sabato scorso che l’alimentazione in cherosene dei due motori dell’aereo era stata interrotta subito dopo il decollo da Ahmedabad. La disattivazione di questi interruttori ha causato una brusca perdita di potenza dei motori, portando l’aereo a precipitare su alcuni edifici vicini all’aeroporto della città. Il documento dell’Aaib non ha ancora tratto alcuna conclusione né attribuito responsabilità, tuttavia, il registratore delle conversazioni in cabina ha rivelato che uno dei piloti aveva chiesto all’altro perché avesse spento l’alimentazione del carburante. A seguito del rapporto, la direzione generale dell’aviazione civile indiana ha ordinato verifiche su questi dispositivi su diversi modelli di Boeing registrati in India, inclusi i 787. «I nostri ingegneri hanno effettuato nel fine settimana controlli sui sistemi di blocco degli interruttori FCS su tutti i nostri Boeing 787» recita la nota interna di Air India indirizzata ai suoi piloti e consultata dall’Agenzia francese. «Queste ispezioni sono state completate e non hanno rivelato alcun problema particolare» conclude il documento.
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