Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Fashion «Ho detto a Mara Venier di non lasciare la Rai. La tv di oggi? Salvo solo De Martino e il mio erede Fiorello»
Fashion

«Ho detto a Mara Venier di non lasciare la Rai. La tv di oggi? Salvo solo De Martino e il mio erede Fiorello»


Il punto serale sulle notizie del giorno
Iscriviti e ricevi le notizie via email

Renzo Arbore a 88 anni è salito in cattedra all’università La Sapienza di Roma. Ha vestito i panni del professore. Un professore saggio. La motivazione? La lectio magistralis sui quarant’anni di un programma che ha fatto epoca come Quellidella nottelo showideato da Arbore assieme a Ugo Porcelli. «Quelli della notte — racconta al quotidiano Libero — quando è nato è stata una vera rivoluzione, un salto nel buio. Io venivo da un successo clamoroso, ora dimenticato da tutti, come Cari amici vicini e lontani che avevo fatto per i sessant’anni della radio. Avevo avuto tutti: da Nilla Pizzi a Alberto Sordi, Claudio Villa, Mike Bongiorno, facevamo 18 millioni di ascoltatori. Però non volevo rimanere legato all’idea di un programma nostalgia, così andai da Minoli e chiesi un programma per giovani, come ne avevo già fatti alla radio, pensi a Bandiera gialla». Ed è così che si è dato vita per la prima volta nella storia della televisione alla seconda serata…

La tv di oggi

Ma come sta la televisione italiana oggi? Al quotidiano Libero, Renzo Arbore sembra non avere alcun dubbio: «Gli unici programmi sorridenti sono Domenica In e gli show di De Martino. Per questo ho consigliato a Mara Venier di non abbandonare la Rai».

Nello specifico «le ho detto di non lasciare la Rai, di non cedere a tentazioni che arrivano da altre parti perché lei e tutte le sue conoscenze con i personaggi sono un patrimonio della Rai ed è ancora un gran piacere vederli e rivederli».

E il resto? «Io alla televisione cerco ancora la vena artistica perché, dico, non sarà la decima forse nemmeno la quindicesima musa, sarà forse la ventesima… Però nel corso degli anni è esistita anche una televisione con delle punte artistiche.

Purtroppo però pavento che talenti come quelli che io ho contribuito a scoprire: Marisa Laurito, Bracardi, Marenco, umoristi, improvvisatori di quel tipo temo proprio non ci siano più…».

Fiorello

Domanda del collega Daniele Priori: «Tra tutti questi eredi chi le somiglia di più?». Risposta sincera: «Fiorello, è molto generoso con me e io lo sono stato con lui perché è un erede effettivamente bravissimo a improvvisare. Adesso è tornato in radio e continua a esercitarsiin questa tecnica che insomma lui stesso dice di aver mutuato un po’ delle cose che facevamo noi. Del resto io stesso ho scoperto la mia vena umoristica facendo la radio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Exit mobile version