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Al Tesoro 3,3 miliardi di cedole, il maxi-assegno delle partecipate


Le partecipanti fanno ricco lo Stato. Anche più delle stesse previsioni del Ministero dell’Economia, che a inizio anno ipotizzava di ottenere dalle sue aziende 2 miliardi di dividendi e invece ne ha incassati 1,3 in più. Ormai una costante per le Spa pubbliche, che da anni staccano all’azionista Mef ricche cedole e macinano risultati più abbondanti delle attese. Il totale degli assegni girati dalle aziende all’azionista ministeriale è arrivato quindi a 3,3 miliardi, in aumento anche rispetto ai 2,9 miliardi incassati lo scorso anno. Persino l’aumento ha battuto le cifre dell’anno passato: nel 2024 le cedole in più rispetto al previsto ammontavano a 1 miliardo; nel 2023 ci furono 300 milioni in più, nel 2022 circa 200 milioni, nel 2021 la sorpresa fu di 1,2 miliardi.

I RISULTATI

I numeri emergono dalle tabelle dell’assestamento di bilancio presentato nelle scorse settimane in Consiglio dei ministri e che ieri ha iniziato il suo percorso parlamentare in Senato. La voce è quella delle entrate extratributarie, spinte anche dai giochi.

Soltanto dalle grandi quote che fanno direttamente capo a Via XX Settembre sono arrivati nelle casse pubbliche circa 2 miliardi. A staccare la cedola più consistente tra le società in Borsa è ancora una volta Enel. Dal gruppo dell’energia, di cui il Tesoro ha il 23,6%, Via XX Settembre un incassato circa 1,13 miliardi.

Fuori da Piazza Affari il dividendo più consistente è quello di Cassa Depositi e Prestiti: il gruppo di Via Goito ha distribuito agli azionisti oltre 2,1 miliardi, di cui 1,8 miliardi proprio al Tesoro, che ne ferma oltre l’82%.

Tornando a Piazza Affari, vanno registrati i dividendi record di Poste (418 milioni) e di Enav, che ha messo sul piatto 78 milioni, la cedola più alta da quando la società delle torri è sbarcata in Borsa.

Fuori dal listino milanese è invece l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato a spiccare. La Spa, impegnata nella definizione dell’It-Wallet — il portafoglio digitale dove inserire tutta una serie di documenti — ha potuto garantire al azioni suosta unico quasi 145 milioni di euro.

I NUMERI

Tra le grandi Spa di Stato a Piazza Affari, grandi numeri anche per il Monte dei Paschi di Siena, da cui il Mef, con l’11,6%, ha incassato 127 milioni; per Leonardo con 90,7 milioni; e per Eni, dove il Tesoro ha ancora in modo diretto l’1,9% (il controllo avviene tramite Cdp) e che ha garantito circa 65,5 milioni.C’è poi il novero delle aziende più piccole e non quotate, come il Gse, la società che si occupa di incentivare le rinnovabili, che ha girato al Mef poco più di 10 milioni. Oppure Consip, la centrale acquisti della Pubblica Amministrazione, che ha invece distribuito allo Stato 2,4 milioni.


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