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chi è il politico che ha terremotato (e fatto imbarazzare) il Partito democartico


Ha dato le dimissioni dalla direzione del Pd, David Ermini l’uomo che in questi giorni ha fatto tuonare (e imbarazzare) i dem: Andrea Orlando, candidato in pectore per il centrosinistra e il M5s alle prossime regionali in Liguria, martedì ha chiesto a Ermini di fare un passo indietro, dopo la sua nomina a presidente della holding del gruppo di Aldo Spinelli, l’imprenditore indagato nell’inchiesta di Genova, ai domiciliari dal 7 maggio scorso.

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Questo perché la sua nomina si poteva prestare a equivoci e strumentalizzazioni. «Non voglio creare alcuna difficoltà al Pd ho riferito al presidente Bonaccini che lascerò la direzione nazionale», ha dichiarato stamattina il dem. Ma chi è David Ermini?

La carriera politica

La sua carriera politica inizia negli anni ’80 a livello locale, quando viene eletto consigliere comunale a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, ruolo che ricopre dal 1980 al 1985, prima con la Dc, e poi nuovamente dal 2001 al 2006, con il Ppi e poi con la Dl. Successivamente, viene nominato capogruppo della Margherita, il partito centrista fondato da Francesco Rutelli, nella Provincia di Firenze durante la presidenza di Matteo Renzi. Nel 2009, assume la carica di presidente del Consiglio provinciale di Firenze, mantenendola fino al 2013, anno in cui viene eletto deputato, per la prima volta, per il Partito democratico nella circoscrizione XII Toscana.  Un anno dopo, viene nominato Responsabile giustizia del Pd e commissario dei dem in Liguria, posizione che ricoprirà fino al 2017.

Membro del Csm

Poi, l’esperienza nel Csm: eletto deputato alle elezioni politiche del 2018, il 19 luglio dello stesso anno viene nominato membro laico del Consiglio superiore della magistratura (Csm) dal Parlamento in seduta comune. A seguito di questo incarico, il 25 settembre si è dimesso dalla carica di deputato per incompatibilità, e il 27 settembre è stato eletto vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, succedendo a Giovanni Legnini.

In questa occasione, si è autosospeso dal Partito democratico. 

Le dimissioni 

L’ex vicepresidente del Csm ha comunicato ieri mattina la sua decisione al presidente dem, Stefano Bonaccini. «Ringrazio David Ermini perché, con la scelta di dimettersi da membro della Direzione nazionale del Pd, toglie di mezzo polveroni, incomprensioni e strumentalizzazioni», afferma il presidente dem Stefano Bonaccini. «Parliamo di una vicenda che, con ogni evidenza, lo vede coinvolto nella sua veste esclusivamente professionale. La concomitanza delle elezioni provocate dalle dimissioni del presidente Toti, proprio a seguito dell’inchiesta giudiziaria in Liguria, ha indubbiamente provocato il cortocircuito. Il gesto di Ermini, perciò, va apprezzato e conferma la sua correttezza sia sul piano professionale sia su quello politico, che peraltro ha sempre caratterizzato il suo agire nelle istituzioni», aggiunge Bonaccini.

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