Non è ancora l’Inter che ha dominato la scorsa stagione, conclusa al primo posto a +19 dal Milan, ma basta il gol di Darmian dopo soltanto cinque minuti – nella ripresa il raddoppio di Calhanoglu su rigore – per conquistare la prima vittoria contro il Lecce (2-0) e archiviare del tutto, come incidente di percorso, il pareggio contro il Genoa al debutto (2-2, 17 agosto).
Nella formazione titolare non c’è Lautaro Martinez, out per un affaticamento muscolare e neanche in panchina.
Al posto dell’argentino c’è Taremi, che nel precampionato aveva firmato cinque gol nelle prime tre uscite, per poi fermarsi per un problema muscolare. Accanto all’iraniano c’è Thuram, più vicino alla porta e con più voglia di essere decisivo, come accaduto a Marassi contro il Genoa, in una gara nella quale ha firmato una doppietta. Pronti via i nerazzurri sono già avanti. Siamo al 5’: cross di Dimarco, testa di Taremi e incornata vincente di Darmian, lasciato tutto solo in area. L’Inter, però, non è ancora nella sua condizione migliore. Ci sono alcuni automatismi, ma non è la solita squadra famelica. A tratti è lenta e prevedibile, ma davanti ha un Lecce che fa poco e niente.
Invece, nella ripresa l’Inter è più aggressiva. Thuram si divora subito il raddoppio e al 7’ ci riprova dopo un contatto in area tra Gaspar e Taremi (l’arbitro Di Marco lascia correre), ma Falcone respinge in angolo. La risposta del Lecce è un colpo di testa di Krstovic finito tra le braccia di Sommer, ma è troppo poco per spaventare i nerazzurri. Che raddoppiano, e chiudono il match, con il rigore del solito Calhanoglu. Il turco è da sempre una sentenza dagli 11 metri. E per i tifosi nerazzurri è una nuova festa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA