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Pdl Carfagna, alla Camera la deputata di Noi Moderati presenta in conferenza stampa la sua proposta di legge sugli orfani di femminicidi


Colmare un vuoto strutturale che impedisce di conoscere con esattezza il numero dei minori rimasti orfani a seguito di un femminicidio: è l’obiettivo della proposta di legge presentata dall’onorevole Mara Carfagna. Questo pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del pdl nella Sala delle Conferenze Stampa della Camera dei Deputati, alla presenza dell’Onorevole Mara Carfagna, prima firma del pdl, Daniela Ferolla, presidente della Fondazione “Le Stelle di Marisa”, della dottoressa Benedetta Durini, Responsabile Scientifica della stessa Fondazione, e in videocollegamento della presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, Martina Semenzato. L’iniziativa punta a istituire una banca dati nazionale e un registro dedicato ai figli rimasti orfani a seguito di crimini domestici, con particolare attenzione agli orfani di femminicidio, così da garantirne una tutela effettiva e un monitoraggio costante. Il registro, istituito presso il Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, sarà di interesse pubblico, aggiornato in modo costante, e permetterà di censire e monitorare i casi sul territorio, oltre a verificare l’attivazione delle misure economiche e assistenziali previste dalla legge. “È una proposta di legge nata dal confronto e dalla collaborazione con chi quotidianamente si occupa dei piccoli orfani speciali, ovvero i bambini che perdono entrambi i genitori, perché uno uccide l’altro e poi si suicida o finisce in carcere”, dichiara la deputata di Noi Moderati, Mara Carfagna. “Questi orfani venivano chiamati orfani invisibili — spiega più tardi Daniela Ferolla, presidente della Fondazione “Le Stelle di Marisa” — oggi vengono definiti speciali, perché sono orfani due volte: non hanno più una madre, perché viene ammazzata, e non hanno più un padre, perché o si suicida o finisce in carcere”. “Oggi spesso accade che i fondi destinati a questi bambini speciali — continua l’ex ministra per le Pari Opportunità — restino nelle casse dello Stato o delle Fondazioni, perché non abbiamo un elenco ufficiale capace di dirci effettivamente quanti siano e dove si trovino”. Eppure, osserva Carfagna, “dei pochi numeri di cui disponiamo, ci sono numeri importanti. L’Osservatorio indipendente sul tema ha stimato circa 3500 bambini”. La deputata ricorda che già nel 2016 aveva istituito un fondo dedicato agli orfani speciali e che nel 2018 e 2019, tramite emendamenti alla legge di bilancio, lo aveva potenziato per destinarlo “all’assistenza legale, psicologica, al sostegno economico, al finanziamento di borse di studio e percorsi di reinserimento”. Tuttavia, questi supporti, spiega Carfagna, “sono oggi frammentati e disomogenei, e questo spesso causa diseguaglianze e perdita di opportunità e benefici che la legge prevede”. Da questa constatazione nasce la necessità di un registro nazionale centralizzato degli orfani speciali, che “consentirà di disporre di dati aggiornati e verificabili e di orientare al meglio le politiche pubbliche”. La deputata ricorda inoltre che sono stati stanziati “un milione e duecentomila euro per questi bambini” e chiarisce che il registro avrà una funzione “statistica e operativa”, permettendo — in assenza di figure familiari — la presa in carico immediata da parte dei servizi sociali, su segnalazione delle forze dell’ordine e della magistratura. Un meccanismo pensato per “favorire il coordinamento tra forze dell’ordine, magistratura, servizi sociali, enti locali e centri antiviolenza”. “La proposta di legge dell’onorevole Carfagna — osserva Martina Semenzato presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio — mette in maniera puntuale, veloce e sistematica nero su bianco il lavoro approvato all’unanimità quest’estate nell’ambito dell’inchiesta sugli orfani di femminicidio. È uno dei quindici punti di indirizzo di quest’inchiesta è proprio quello di istituire un registro nazionale” afferma Semenzato. “I numeri – aggiunge – sono importanti per affrontare i fenomeni e destrutturarli”. E sottolinea che “l’istituzione di un registro nazionale di orfani speciali è fondamentale per diminuire questo fenomeno, ma è altrettanto fondamentale per dare un indirizzo chiaro su come intervenire su questi ragazzi e ragazze destinati all’ergastolo del dolore”. Si punta quindi ad accelerare l’iter della proposta per renderla operativa il prima possibile perché, come ricorda Benedetta Durini, Responsabile Scientifica della Fondazione “Le Stelle di Marisa”, “È giusto che gli orfani speciali, che vivono delle atrocità, possano continuare a vivere la propria vita, e che questa vita sia degna di essere vissuta”.


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