Il divieto di nuove licenze agli Ncc è caduto dopo la sentenza della Corte Costituzionale. Dunque ora spetta ai Comuni pubblicare i bandi per assegnare i nuovi permessi. A spiegarlo durante il Question time alla Camera di ieri è stato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha anche sottolineato come l’obiettivo del ministero sia quello di «dare finalmente certezze sia agli Ncc che ai taxi». La recente decisione della Corte Costituzionale sulle autorizzazioni Ncc, ha spiegato Salvini, «è una sentenza auto applicativa, quindi non necessita di nessun momento attuativo in quanto si limita ad annullare la norma che vietava il rilascio di nuove autorizzazioni» e ne deriva che spetta ai Comuni «pubblicare i bandi per il rilascio di nuove licenze».
I TEMPI
La pronuncia della Corte per Salvini non incide sul registro elettronico di Ncc e taxi. «Il decreto consentirà di realizzare un vero e proprio censimento e acquisire dati certi sul numero delle imprese che operano nei diversi territori. Con questa misura contiamo quindi da un lato di contrastare definitivamente il fenomeno dell’abusivismo che è ostacolo per tutte le associazioni e tutte le categorie e dall’altro lato di fornire alle amministrazioni comunali strumenti idonei per una più efficace programmazione dei titoli autorizzatori», ha spiegato il ministro. Il percorso amministrativo, ha aggiunto ancora, «proseguirà ovviamente con l’adozione degli altri due decreti mancanti, come da impegno, quello sul foglio di servizio e quello sulle piattaforme di intermediazione».
IL PROVVEDIMENTO
Il ministro ha anche sottolineato come nel disegno di legge sulla concorrenza ci saranno norme per il noleggio con conducente. «In caso di violazioni non sostanziali», ha detto Salvini, «si procederà con la sola irrogazione di una sanzione di natura pecuniaria e verrà punito gravemente solo l’esercizio abusivo dell’attività ripensando, secondo criteri di proporzionalità, le violazioni sostanziali della legge quadro del settore. Per adeguare l’apparato sanzionatorio, oggi particolarmente afflittivo, del codice della strada alle esigenze legittime di operatività del settore Ncc», ha aggiunto ancora, «ho condiviso con il ministro Urso alcune modifiche normative all’articolo 85 del codice, che entro la pausa estiva dovrebbero essere portate all’attenzione del consiglio dei ministri nel disegno di legge sulla concorrenza».
Il ministro è inoltre intervenuto sui disservizi del trasporto ferroviario degli ultimi giorni. «Rispetto ai disagi ferroviari segnalati nelle ultime ore che hanno visto lavoratori, studenti, turisti bloccati su treni o nelle stazioni abbiamo chiesto tempestivamente chiarimenti ai tecnici», ha detto il ministro, aggiungendo che «non è accettabile la situazione in cui hanno viaggiato troppi passeggeri in queste ore». Insomma, «pur nella consapevolezza appunto di alcune oggettive difficoltà a partire dall’elevato numero di cantieri aperti che non c’è mai stato, dall’affollamento ferroviario e dalla grande utenza che c’è sui treni che sta aumentando di giorno in giorno».ha detto Salvini, «i vertici di Rfi, Treninalia e Fs stanno individuando soluzioni urgenti». A partire da un piano estate per prevenire e gestire eventuali criticità con servizi di bus sostitutivi, comunicazioni, preallerte alla protezione civile e apertura prolungata, anche notturna delle stazioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA