Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Funny Science «Non sono una sfasciafamiglie. L’uomo che vuole stare con me oggi deve rispettare il mio puzzle»
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«Non sono una sfasciafamiglie. L’uomo che vuole stare con me oggi deve rispettare il mio puzzle»


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Anna Tatangelo è cresciuta. Oggi si sente una donna forte. Una di quelle che ha imparato a camminare a testa alta come rivela Nuovo. «Ho imparato a rispettare me stessa e a rivendicare la mia libertà». E nel prossimo disco, a quattro anni dal suo ultimo album, è decisa a dimostrarlo più che mai. Poi ha aggiunto: «Non rendere troppo conto agli altri e non farsi sovrastare dal loro giudizio è importante, perché ti aiuta a vivere meglio. Ogni tanto dovremmo staccarci dai social e da ciò che pensa la gente, perché condiziona la vita».

L’etichetta di fasciafamiglie

L’accusa che più le ha fatto male in tutti questi anni è quella di essere una “sfasciafamiglie”. Una stupida etichetta che le è stata data all’età di diciotto anni quando si è innamorata di Gigi D’Alessio, all’epoca ancora sposato con Carmela Barbato. «Lui ha detto più volte che il suo matrimonio era fnito prima che avesse inizio la nostra storia.

Però i giornali hanno dato importanza al fatto che fossero ancora marito e moglie sulla carta, dando spazio a certe affermazioni dell’altra parte. Anche se il tempo mi ha dato ragione, perché poi siamo stati insieme quindici anni e abbiamo avuto un figlio meraviglioso, che è l’amore della mia vita».

Non solo Gigi. Anche Carmela Barbato poi ha confermato quanto detto. «Negli ultimi anni anche la sua ex moglie ha confermato che il matrimonio era finito prima, quindi la verità viene a galla. Nel mentre, però, c’è stato il dolore di tutti. Solo che io, a diferenza degli altri, indossavo una maschera perché non potevo far vedere che soffrivo, ma dovevo dimostrare di saper gestire quella situazione».

Il rapporto con Gigi D’Alessio

Poi la differenza di età. Insomma per gli altri non c’era una sola cosa che potesse andare bene. Ma a lei, ad Anna, tutto questo non importava anche se ha voluto chiarire che Gigi «mi faceva sentire protetta, è vero. Ma per metà: solo nel privato di casa nostra. All’esterno non prendeva posizione, non difendeva il nostro amore. Io col tempo l’ho capito e perdonato, perché lo faceva per proteggere i fgli e non alimentare pettegolezzi. Ma per me è stato faticoso». E per questo «a venticinque anni ho cominciato ad andare in psicoterapia, perché mi sentivo sovrastata da tutto. Più volevo fare musica e più venivo attaccata perché stavo con Gigi, perché era più grande, perché era sposato…».

Oggi Anna si dichiara single ma avverte subito chi volesse farsi avanti: «La persona che mi starà vicino deve rispettare un puzzle già composto: io, la mia casa, mio fglio, il lavoro… Se minacci l’energia che ho ritrovato e ciò che ho costruito a fatica, allora no! Non rimpiango niente del mio passato, ma una storia come quella con Gigi, oggi, o non la rivivrei o la vivrei in modo diverso».

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