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Poche parole e la voglia di essere protagonista con i fatti, che nel caso di Vanja Milinkovic-Savic sono le parate e i suoi lanci lunghi molto preziosi per ribaltare l’azione. È stato voluto dal Napoli per avere due portieri di livello. «Sono venuto nella squadra campione d’Italia», dice nel corso della presentazione avvenuta nel corso del ritiro degli azzurri a Castel di Sangro: «Ho saputo dell’interessamento del Napoli a marzo e da allora ho voluto questa soluzione. Sarà bello disputare la Champions e poi non potevo dire no ad un allenatore come Conte».
Il carattere di Vanja — La presenza di Meret non lo spaventa: «Sarà un piacere lavorare con lui». Toccherà all’allenatore scegliere le gerarchie: «Non mi sento né il numero uno, né il numero due. Ora voglio soltanto dare il massimo. Conte mi ha chiesto di lavorare sodo, per il resto avremo tempo di parlare». Inutile chiedergli delle sue qualità, Vanja non ama troppo certi discorsi: «Non parlo mai di me, lascio agli altri i giudizi. Di sicuro giocare in una grande squadra è completamente diverso. Devi farti trovare pronto nell’unica occasione degli avversari. La concentrazione deve essere alta. La barba? Se devo tagliarla per vincere lo scudetto, lo faccio. La Champions? Per quella – sorride – anche un braccio».
Il mercato — Il Napoli sta lavorando su diversi fronti. Giovanni Simeone è ad un passo dal Torino. Le parti stanno limando l’accordo sulla base di 8 milioni di euro. Il Cholito ha già detto sì al granata. È entrata nel vivo, intanto, la trattativa tra il Napoli e l’Atletico Madrid per Giacomo Raspadori. Il club azzurro accetta pure un prestito con obbligo, ma la valutazione resta di 30 milioni di euro. Il DS Manna, intanto, prepara due colpi: Miguel Gutierrez dal Girona e Fabio Miretti della Juventus.
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