Aveva tutto quel che si può desiderare anche se aveva dovuto affrontare vicende alterne come l’accusa di frode da cui però il famoso magnate britannico della tecnologia Mike Lynch era uscito pulito. Per festeggiare la sua assoluzione aveva organizzato una splendida crociera sul Mediterraneo a bordo di una favolosa barca da 56 metri: il Bayesian. L’epilogo tragico è ormai storia: il veliero è affondato e Lynch è tra le sette persone morte dopo che il superyacht di lusso si è inabissato in pochissimo tempo al largo delle coste siciliane nelle prime ore del mattino di lunedì 19 agosto. In barca stava festeggiando la sua assoluzione: il processo era stato lungo e complicato. La battaglia legale era durata 13 anni. Nel 2011 vendette la sua azienda per 11,1 miliardi di dollari al colosso americano Hewlett-Packard. Hp, l’anno dopo, all’Alta corte di Londra aveva vinto una causa multimiliardaria per frode in quanto erano stati gonfiati artificialmente i conti dell’azienda al fine di spingere la società Usa ad acquisirla. Sul fronte penale Lynch fu addirittura estradato dalla Gran Bretagna agli States l’anno scorso per affrontare il difficilissimo processo a San Francisco con ben 15 capi d’imputazione. Ne era uscito immacolato alla fine. Ma nonostante si fosse risolto a favore dell’imputato eccellente il processo rimanda ad alcune questioni, alcuni importi collegati ai risarcimenti, che rimangono in piedi, esigibili, e che riguarderanno ora gli eredi di Lynch a cui spetta anche l’enorme patrimonio accumulato dal mister Lynch.