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Maturità, in Campania il record dei promossi con la lode: la classifica del Ministero


Quasi 13mila lodi alla maturità. E praticamente tutti promossi. I più bravi? Nelle scuole del Sud dove la scorpacciata di 100 e di 100 e lode non ha paragoni con il resto dell’Italia. I dati arrivano dal ministero dell’istruzione e del merito che nelle ultime settimane ha raccolto gli esiti degli esami conclusivi del secondo ciclo. Un numero su tutti: quest’anno è stato ammesso alla maturità il 96,3% degli studenti scrutinati e, dopo le prove, i diplomati sono stati il 99,8% dei candidati che hanno svolto l’esame. Tutti, insomma. La differenza la fa il voto finale: sono state assegnate 12700 lodi e le regioni che ne hanno avute di più sono la Campania con oltre 2600 e, a seguire, Sicilia, Puglia e Lazio che restano sopra quota mille. Su questo dato, fornito a livello numerico, va considerata la popolazione studentesca complessiva che, appunto, in Campania, Sicilia e Lazio è molto alta rispetto alle altre regioni. Anche i dati percentuali, che riguardano invece i voti divisi per fasce, confermano il successo delle regioni del Sud.

I DATI

Il voto più alto, quindi 100/100, è stato raggiunto a livello nazionale dal 7,2% dei diplomati, la lode dal 2,7%. Complessivamente quindi, un diplomato su 10 ha ottenuto 100/100, in parte anche la lode. Con picchi per singola regione che emergono in Calabria, dove il 12,4% dei ragazzi ha avuto 100, seguono Puglia, Sicilia e Campania che restano sopra il 9% di diplomati con il massimo dei voti. Il Lazio resta in media con il 6,9% mentre sono nella fascia bassa della classifica regioni come Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Piemonte e Veneto tra il 6 e il 5%. Fanalino di coda sono Lombardia e Valle d’Aosta che si fermano al 4% di lodi in giù. Anche nella fascia alta dei voti, tra 91 e 99, le regioni del meridione svettano: rispetto a una media nazionale dell’11,2%, la Calabria arriva addirittura al 14,4%, la Puglia al 13,1% e la Sicilia al 12,8%.

GLI INVALSI

Sulla questione dei voti alti raggiunti dalle regioni del Sud, incombe però il risultato dei test Invalsi che ogni anno, al contrario, mettono gli studenti de Sud, compresi quelli dell’ultimo anno delle superiori, in netto svantaggio rispetto ai coetanei delle scuole del Nord. Si tratta di valutazioni diverse, svolte a distanza di poche settimane, che portano però risultati assolutamente discordanti. Rispetto a un anno fa, le lodi e i 100 hanno perso uno 0,1% di diplomati. Al contrario crescono i 60/100, il voto più basso per essere promossi, che passano dal 4,9% di un anno fa al 5% di oggi. La fascia bassa dei voti compresi tra il 61 e il 70 un anno fa interessava il 26,1%: quest’anno sale al 26,9%. Quindi più di un diplomato su 4. La maggior parte però sale di categoria: un ragazzo su 3, infatti, si posiziona nella fascia media, compresa tra 71 e 80, con una percentuale del 29,4%. Le differenze non si vedono solo a livello regionale ma anche tra i diversi indirizzi. Quali sono le scuole dove si concentrano i voti più alti’ I licei. La percentuale più alta di diplomati con 100 e lode riguarda proprio i licei che arrivano al 3,9%. Quindi 4 studenti su 10, al classico, scientifico, artistico o linguistico, esce con la lode. seguiti dai tecnici che scendono all’1,5% e dai professionali che restano in coda con uno 0,6%. Stessa tendenza nella fascia di voto alta, tra 91-99, dove i licei arrivano al 13,6%, i tecnici restano all’8,6% e i professionali all’8,3%. Osservando invece i singoli indirizzi liceali, il classico ottiene la percentuale più alta di lodi arrivando al 7,4%, seguito dal liceo scientifico con il 5,3% di lodi e dal liceo europeo con il 5,2%. All’esame di terza media invece, il 5,75 ha preso 10 e il 5,1% ha avuto anche la lode. Anche in questo caso svetta la Calabria con il 9,4% di 10 e l’8,7% di lodi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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