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file ai caselli e (pochi) voli low cost


Continuano le interruzioni e i rallentamenti. Con ritardi anche superiori a due ore su tutto il servizio ferroviario italiano, dall’alta velocità fino ai treni locali per i pendolari. Ieri, anche se la situazione è migliorata rispetto a giovedì, la circolazione è stata rallentata in alcune tratte, come tra Firenze e Roma, per un guasto alla linea a Orvieto.

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Disagi diffusi anche negli aeroporti, con ritardi e cancellazioni superiori rispetto a un anno fa, mentre l’afflusso imponente su strade e autostrade crea continui disagi ai caselli. Prosegue così l’estate nera dei trasporti in Italia. Gli ultimi dati sull’inflazione di luglio e le previsioni sui prezzi di questo mese, in particolare per la settimana di Ferragosto, confermano poi che l’estate per i viaggiatori nel BelPaese sarà bollente anche per i rincari.

Le vacanze costano fino al 20% in più rispetto a un anno fa, spinte dai prezzi alti di treni e traghetti e la poca offerta di voli cosiddetti “low cost”. Secondo le elaborazioni delle associazioni dei consumatori si pagano così questo mese fino a 400 euro a persona per volare dalle grandi città verso Sardegna e Sicilia, andata e ritorno, e fino a 1.600 euro a famiglia per navigare dal Continente alle isole. Il peso di questi aumenti e disagi non si è abbattuto tanto sulle presenze straniere, previste da Assoturismo in rialzo del 2,5% rispetto a un anno fa (anche se c’è un problema di visibilità del sistema turistico italiano). Ma sta avendo un effetto più rilevante sul turismo degli italiani, previsto stabile o addirittura in lieve calo entro la fine di agosto. Secondo un’elaborazione dell’Unione nazionale consumatori sugli ultimi dati dell’Istat, a luglio viaggiare sui treni costava l’8,1% in più rispetto a un anno fa e si è registrato anche un aumento sul prezzo delle assicurazioni sui mezzi di trasporto del 6,6%. E ancora: il trasporto passeggeri su autobus e pulman è rincarato del 3,1% e quello su taxi del 2,6%. Su anche i prezzi di pedaggi e parchimetri dell’1,7%. Complessivamente, invece, il prezzo dei voli è sceso del 12%, ma i costi sono destinati a impennarsi di nuovo a Ferragosto.

AUMENTI E DISSERVIZI
A proposito di Ferragosto, secondo due analisi di Assoutenti e Adiconsum Sardegna, in quella settimana una famiglia media con due figli che decide di spostarsi in traghetto, con auto al seguito, spenderà, tra andata e ritorno, da un minimo di 669 euro a un massimo di 1.640 euro se si opta per una cabina interna. Per fare qualche esempio, si spendono: 1.274 euro per la tratta Genova-Porto Torres (+1,8% sul 2023), 1.094 euro per la Livorno-Olbia (+6,2%) e 669 euro per la Napoli-Palermo (+7,2%).

In media l’aumento è del 6,3% anno su anno. Il prezzo maggiore è quello con cabina per lo spostamento tra Civitavecchia e Olbia, ma in generale per le opzioni di viaggio in questa tratta si registra un calo delle tariffe del 7,4% anno su anno. E anche se si parte dopo Ferragosto, con andata il 17 e ritorno il 24, per volare si spendono un minimo di: 384 euro se si parte da Torino e si atterra a Olbia, 367 euro da Bolzano a Cagliari, 328 euro per la tratta Venezia-Olbia e 287 euro per la Napoli-Alghero.

Quanto a ritardi e cancellazioni, poi, secondo ItaliaRimborso, quest’estate i disagi rimborsabili potrebbero arrivare a quota 60 milioni: un altro record. Con il via al vero e proprio esodo estivo sono quindi attese milioni di auto in questo primo fine settimana di agosto su strade e autostrade. Anche per questo in molte Regioni italiane ha debuttato il centro per il monitoraggio del traffico: droni e intelligenza artificiale stanno controllando la rete stradale 24 ore su 24. Ora, poi, la situazione potrebbe peggiorare ancora con l’aumento dei flussi turistici e visti i lavori sui treni ad alta velocità, con alcune tratte sostituite temporaneamente da bus su strada. Ai caselli, infine, oltre alle file, ci sono anche i rincari, quest’anno del 2,3%, dopo l’aumento del 3,3% lo scorso anno.

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