Fuori dal palazzo. O dal “bunker”, come lo chiamano i detrattori. La sostanza non cambia: Arianna Meloni è pronta a rimetterci la faccia, sfidare le telecamere. Un mini-tour attende la segretaria politica di Fratelli d’Italia, sorella maggiore della premier Giorgia con cui ha trascorso un lungo pezzo della pausa estiva. Fianco a fianco, in vacanza come nella bufera politica che la vacanza ha guastato il mese scorso. Le accuse dalle opposizioni di un ruolo centrale e improprio della maggiore di casa Meloni ai tavoli per le nomine, smentito con forza da Palazzo Chigi. Poi l’ombra di un complotto e un’indagine giudiziaria contro “Arianna” cavalcata da ambienti vicini alla destra di governo. Ora l’affaire Sangiuliano e il fiume di insinuazioni di Maria Rosaria Boccia, presunta consigliera dell’ex ministro della Cultura, che arrivano a sfiorare il cerchio magico della premier.
Il ritorno in campo
Dopo due mesi sottocoperta — dichiarazioni col contagocce, sortite pubbliche zero — Meloni senior torna in campo. Stasera interverrà alla festa di Fratelli d’Italia in Emilia-Romagna, a Cesenatico. Intervistata sul palco dal condirettore di Libero Pietro Senaldi e chissà se si aprirà sulla cronaca battente, risponderà alle accuse della “fatale” consigliera di Pompei Boccia che vede in lei la mano che ha strappato il contratto di consulenza promesso da Sangiuliano. Accuse, insinuazioni che hanno fatto infuriare la premier e chi le è accanto a Palazzo Chigi, dove monta il fastidio per le ospitate Mediaset vere o solo promesse della donna che ha fatto dimettere Sangiuliano. Domani Arianna, con i galloni di alta dirigente del partito di via della Scrofa, siederà a tavola con Elena Ugolini, la civica scelta dal centrodestra per tentare il (difficile) assalto alla Regione-roccaforte rossa già governata da Stefano Bonaccini. Un passaggio ci sarà anche a Bologna, quartier generale del “nemico”. E non finisce qui.
Lo staff di “Ari” sta studiando altre tappe per portare in giro, di comizio in pranzo elettorale, l’altra donna forte del partito della fiamma, che ha l’ultima (o la penultima) parola sulle candidature e le scelte più delicate di FdI insieme a Giovanni Donzelli. Sarà in Liguria, la primogenita di Casa Meloni, a dar manforte a Marco Bucci, il sindaco di Genova che la premier ha voluto frontrunner nella corsa per riprendere la Regione scossa dallo scandalo Toti. Ancora, una tappa in Umbria, che rischia di tornare la “rossa” se la governatrice uscente leghista Donatella Tesei non riuscirà a ribaltare i pronostici.
Le tappe
Insomma Arianna on tour, con la benedizione, va da sé, di Giorgia con cui condivide ogni mossa e pensiero. Si dirà: ordinaria amministrazione, per un dirigente di partito. E del resto in tour c’era già stata per le regionali dell’anno scorso e poi a dar la carica per le elezioni europee, finite in tripudio per FdI. Il tempismo però rende saliente il ritorno in pubblico della sorella e consigliera di ferro della timoniera di Palazzo Chigi. Suo malgrado trascinata nel polverone mediatico e politico che ha tolto il sonno al governo nelle ultime settimane. L’affaire Boccia e il campanello d’allarme che — raccontano dal partito — era già risuonato mesi prima a via della Scrofa. Ci mette del suo il gossip, a fare di Arianna Meloni l’epicentro delle cronache politiche estive. La separazione con Francesco Lollobrigida da lei annunciata al Foglio, le voci di un rapporto con “Lollo” ridotto all’osso, il gelo calato tra il cerchio magico della premier e il ministro che rischia di diventare un fatto politico.
I congressi
Di qui la scelta di riuscire allo scoperto, contrattaccare. Ben sapendo che una nuvola di cronisti in agguato seguirà la “Sorella d’Italia” nel mini tour per le elezioni regionali, difficilmente incuriositi dalle strategie locali del partito-leader al governo. Pazienza, «Arianna è una dirigente e fa semplicemente il suo lavoro» tagliano corto dal quartier generale di FdI. Il tour si arricchirà di nuove tappe, raccontano. Tappe obbligate per l’apertura della nuova fase congressuale dei “Fratelli” in diversi capoluoghi di Regione. A Roma, lo scorso marzo, la premier era riuscita a tenere unito il partito con l’elezione a coordinatore romano di Marco Perissa e la promozione a vicesegretario del partito di Marco Milani, sfidante e volto di punta dei “Gabbiani», l’area guidata dal veterano Fabio Rampelli.
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