La Lega di serie B si è spaccata ed è saltata l’elezione del nuovo presidente. Che potesse essere una giornata caotica si era intuito fin dalla mattina. L’assemblea era stata convocata a Milano per mezzogiorno, ma alcune squadre si erano incontrate mezz’ora prima del via, restando fuori e cercando di concordare una strategia per far slittare tutto. Ed è poi quello che è avvenuto. In sostanza, l’ammutinamento è stato fatto per protestare contro tempistica e modalità di voto decise dal presidente, Mauro Balata. Così l’avvocato della Sampdoria ha raccolto nove firme per far slittare l’assemblea (tra queste, quelle di Cremonese, Bari e Palermo). Il Pisa non si è presentato e molte sono state le schede bianche. I candidati, ormai noti, erano il presidente uscente Mauro Balata, Beppe Dossena e Vittorio Veltroni. Successivamente Dossena ha ritirato la sua candidatura a favore di Veltroni. C’è stata una richiesta, respinta, di rinviare il voto. Così alla prima e seconda votazione occorrevano, come dice il regolamento, 14 voti su 20 per eleggere il nuovo presidente. Dal terzo turno, invece, bastava (e basta) la maggioranza semplice (11 su 20). Al primo turno (manca il voto del Pisa, assente) Balata ha preso 10 voti, Veltroni uno e le schede bianche sono state otto. Alla seconda votazione Balata è salito a 11 con otto schede bianche. Ma la sorpresa è stata al terzo turno, quando Balata è sceso a quota 10 (senza, quindi, la maggioranza semplice) con ancora otto schede bianche e una nulla. Chi si aspettava che i lavori potessero terminare, si è dovuto ricredere quando è stato deciso di votare una quarta volta. Ed è sparito il Cesena, collegato da remoto dagli Stati Uniti: Balata ha ricevuto nove voti con nove schede bianche e l’assemblea è stata dapprima sospesa, per poi optare di andare avanti con una quinta votazione. Ma anche in questo caso Balata non ce l’ha fatta, scendendo addirittura a quota otto con 10 schede bianche e una nulla. Cosa accadrà adesso? Potrebbe essere convocata un’altra assemblea il 9 ottobre in prima convocazione e il 10 ottobre in seconda. Il compito di Balata, che appare arduo, sarà quello di ricompattare la Lega e porre fine al caos di oggi.
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