Ita-Lufthansa decollerà a gennaio. Lo farà rispettando il cronoprogramma stabilito dal colosso tedesco e condiviso con il partner tricolore. L’ultimo ostacolo all’operazione è stato superato in queste ore con l’ok di Bruxelles alla cessione di 30 slot di Linate a easyJet, mentre quelli di alcune rotte intercontinentali (3) andranno ad Air France o a British Airways. Si tratta di due passi decisivi perché senza l’assegnazione di queste rotte ai competitori, le nozze tra i due vettori non sarebbero mai partite.
Bruxelles ha imposto questa condizione per assicurare la massima concorrenza sui voli in Europa e verso gli Usa dove l’alleanza Ita-Lufthansa ha una posizione di rilievo.
IL MECCANISMO
Le trattative sono state lunghe ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto. L’annuncio ufficiale arriverà nelle prossime settimane, ma è evidente, confermano fonti a Bruxelles vicine al dossier, che la partita è ormai chiusa e che non ci sono altri problemi da superare.
EasyJet ha battuto sul filo di lana la spagnola Volotea ottenendo un voto più alto nella valutazione della Commissione europea. I 30 slot giornalieri a Milano Linate che Ita Airways e Lufthansa dovranno cedere andranno quindi verso il vettore del Regno Unito che vuole crescere in Europa.
LA SCELTA
Di fatto, secondo quanto risulta al Messaggero, la Commissione europea ritiene che easyJet sia «il soggetto più adatto» per garantire una concorrenza adeguata nel “city airport” milanese e sulle rotte brevi tra Milano e Roma-Fiumicino con la Germania, la Svizzera, il Belgio e l’Austria.
Il secondo pacchetto di slot che fa parte dei “rimedi” proposti da Ita e Lufthansa per rispettare i diktat Antitrust andrà invece con ogni probabilità a British Airways. Il tutto, come accennato, per ottenere un miglioramento della connettività su tre voli transatlantici tra Italia e Nord America.
Secondo i tecnici di Bruxelles, non è escluso che in extremis uno slot possa essere assegnato anche ad Air France nell’ambito di una successiva negoziazione. Ma al di là delle tecnicalità, l’operazione viene considerata conclusa. Del resto sono stati proprio i vertici dei vettori italiano e tedesco,il presidente Antonino Turicchi e il ceo Carsten Spohr, a far capire che tutto stava andando per il verso giusto. L’ufficialità arriverà comunque entro il 4 novembre.
Solo a quel punto Lufthansa potrà entrare nel capitale di Ita, versando 325 milioni per avere il 41% del vettore tricolore e avviare così le sinergie previste dal piano industriale. I tedeschi, come accennato, sono convinti di potere prendere la cloche a partire da gennaio.
I TEMPI
Il closing dell’operazione dovrebbe avvenire non più tardi a dicembre. Fitte le scadenze in agenda che prevedono la convocazione di una assemblea straordinaria per deliberare sia l’aumento di capitale che la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Ita. Il cda sarà composto da 5 membri: tre nominati dal ministero dell’Economia e due da Lufthansa, tra cui l’amministratore delegato. Secondo voci sempre più insistenti, dovrebbe essere Jörg Eberhart, già alla guida di Air Dolomiti e tra i maggiori conoscitori del mercato aereo italiano ed internazionale. Un super tecnico con grande esperienza che ha seguito da vicino le trattative con il Mef su Ita
Progressivamente la quota di Lufthansa salirà fino al 90% con un versamento complessivo di 829 milioni entro il 2033.
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