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il programma di oggi al Foro Italico


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Jannik Sinner a Roma, l’attesa è terminata. Il tennista azzurro è sbarcato ieri a Ciampino con volo privato da Nizza. Passo risoluto, sguardo sereno e un accenno di sorriso. Poi il trasferimento in hotel in centro con tanto di palestra e campi privati, rigorosamente blindati. Massima discrezione e protezione. “Una piccola Fort Apache”, — per definirla come Angelo Binaghi, Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel – scelta come suo rifugio personale per concentrarsi nel migliore dei modi lontano dalla frenesia della players lounge.

Un abbraccio, quello tra Jannik e la Capitale, atteso due anni e che arriva proprio al termine del periodo più complicato vissuto in carriera dall’azzurro.

Sarà lui, il numero uno del mondo, l’uomo copertina degli Internazionali d’Italia. “Entrare sul Centrale a Roma è come fare l’ingresso in uno stadio di calcio, un’atmosfera incredibile”, aveva confidato qualche giorno fa. Poche parole, ma capaci di restituire il senso profondo di ciò che rappresenta Roma e quanto sarà importante per lui tornare dalla squalifica proprio davanti ai suoi tifosi.

Sorteggio Internazionali, Sinner sfiderà il vincente di Navone-Cinà. In tabellone 13 italiani, derby Nardi-Cobolli

Jannik Sinner, dal sorteggio all’allenamento e la conferenza al Foro Italico: il programma di oggi

Oggi è il giorno del debutto pubblico. Si comincia con il sorteggio del tabellone alle ore 12, dove Jannik sarà la testa di serie numero uno. Alle 16, l’incontro con la stampa, primo appuntamento pubblico dopo la sospensione legata al caso Clostebol (terminata ufficialmente a mezzanotte). Alle 18, l’ingresso sul Centrale per celebrare insieme alla squadra azzurra i successi in Coppa Davis e Billie Jean King Cup. Una passerella collettiva, ma con lui al centro della scena. Poi sarà il momento di testare la terra rossa romana, con 10.500 fortunati che assisteranno al primo allenamento di Jannik al Foro Italico.

Sinner e il ritorno in campo: come si è allenato in questi mesi?

Dal 13 aprile, giorno in cui ha ricevuto il via libera per tornare ad allenarsi senza restrizioni, l’azzurro si è concentrato (come suo solito) esclusivamente sul lavoro. Ha spinto forte sull’acceleratore, determinato a recuperare il tempo perso. I primi allenamenti con Jack Draper, amico sincero e sparring d’eccezione, uno dei pochi in grado di restituirgli il ritmo da top 10. Poi è stata la volta del giovane norvegese Nicolai Budkov Kjaer, talento emergente ed ex numero uno del ranking giovanile. Negli ultimi giorni, infine, c’è stato l’abbraccio sportivo con Lorenzo Sonego, il compagno di tante battaglie con cui ha condiviso l’indimenticabile trionfo nella Davis e Holger Rune, altro sparring impegnativo utile per ritrovare il ritmo gara. Dopo mesi complessi di riflessioni, critiche e silenzi, Sinner torna protagonista con un nuovo equilibrio. Più forte e forse un po’ più maturo. Di certo, più consapevole. “Ho capito che è necessario circondarsi di persone di cui ti fidi e con cui ti puoi confrontare insieme con fiducia. Sulla parte umana ho imparato tanto”. Parole che raccontano un percorso, anche e soprattutto fuori dal campo. 

Dall’ultimo match vinto al Foro Italico nel 2023 ai giorni di squalifica: i numeri di Sinner

Sinner, che non disputa un match ufficiale dalla finale vinta contro Zverev dell’Australian Open lo scorso 26 gennaio, non ha mai perso la vetta del ranking anche grazie ai passi falsi del tennista tedesco e di Carlos Alcaraz negli ultimi mesi. Jannik ha aspettato con calma e intanto è rimasto lì, sul trono, in attesa di poter dimostrare di nuovo di essere il più forte nonostante gli 86 giorni di sospensione per doping (l’azzurro aveva un credito di quattro giorni per aver scontato una squalifica provvisoria in precedenza). Sono 714, invece, i giorni da cui non vince un match sulla terra rossa del Foro Italico: la sua ultima vittoria agli Internazionali d’Italia risale al 13 maggio 2023, quando superò Alexander Shevchenko per 6-3, 6-7, 6-2.

L’ultimo italiano a trionfare a Roma è stato Adriano Panatta, nel lontano 1976, lo stesso anno dell’ultima Coppa Davis prima del trionfo di Malaga. Da allora solo attese, promesse ed illusioni. Oggi, quel vuoto ha un volto. Quello di un ragazzo che torna per scrivere una nuova pagina della sua storia, e non solo. Roma è pronto a trascinare il suo numero al mondo alla vittoria e intanto se lo coccola. Jannik è tornato, finalmente.

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