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Gucci, ecco la svolta di Kering: Francesca Bellettini alla guida


ROMA La prima mossa di Luca de Meo in Kering è di quelle che vogliono lasciare il segno. E lo vogliono fare subito, al terzo giorno di lavoro da ceo del secondo gruppo del lusso per fatturato (con oltre 17 miliardi di giro d’affari) in un momento non certo facile per il settore del lusso mondiale alle prese anche con i dazi. Sarà Francesca Bellettini a guidare da amministratore delegato e presidente il marchio Gucci, grande malato del colosso della moda che controlla altri gioielli come Saint laurent, Balenciaga e Bottega Veneta.

L’ex vicedirettrice generale del gruppo, che riporterà direttamente a De Meo, prende il posto di Stefano Cantino, che lascia l’incarico dopo soli nove mesi. Un altro scossone dopo quello che lo scorso febbraio ha portato all’avvicendamento tra Sabato De Sarno e Demna alla guida creativa della maison del lusso fiorentino. Bellettini, inserita nella lista del Financial Times delle 25 donne più influenti al mondo, ha già fatto un mezzo miracolo almeno una volta, quando è stata scelta nel 2013 da François-Henri Pinault come presidente e ad di Yves Saint Laurent e ha portato il fatturato del brand da 500 milioni a 3 miliardi. Nel 2023 lo stesso Pinault l’ha messa al suo fianco, come numero due dell’intero gruppo e responsabile dello sviluppo di tutti i marchi Kering.

MISSIONE RIPARTENZA
La sua missione ora è chiara: ridare lustro a Gucci in un momento difficile per i conti. Nel suo momento di massimo splendore, nel 2022, Gucci ha generato oltre 10 miliardi di euro (11,85 miliardi di dollari) di vendite. Ma negli ultimi due anni, segnati da cambiamenti sia nel design che nel management, le vendite sono crollate a doppia cifra: nell’ultimo trimestre certificato il calo è stato del 25%.

«In questo momento cruciale, intendo costruire un’organizzazione più snella e chiara, con i migliori talenti alla guida delle nostre Maison», ha spiegato de Meo. «A Gucci, in qualità di brand di punta del nostro gruppo, deve essere riservata la massima attenzione, e Francesca — una delle professioniste più esperte e rispettate del settore — porterà la leadership e l’eccellenza nell’esecuzione necessarie per riportare il marchio al livello che merita».

La prima sfilata di Demna è attesa per la primavera, ma alcuni prodotti firmati dal designer saranno disponibili in una selezione di boutique Gucci subito dopo la presentazione della sua prima collezione, che avverrà con un film durante la Milano Fashion Week il 23 settembre. Il debutto di Demna è solo uno dei tasselli del più ampio rinnovamento del settore del lusso (400 miliardi di dollari) che vede nuovi direttori creativi anche in altre grandi maison da Chanel a Dior fino a Versace. Una rivoluzione.

A Bellettini toccherà far quadrare i conti. «Sono veramente onorata», ha commentato la manager fresca di nomina, «Sono entusiasta di lavorare sotto la guida di Luca de Meo, la cui visione innovativa e dirompente ci ispira a superare ogni confine. Non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida insieme a tutto il team di Gucci e al fianco di Demna, del quale ho sempre ammirato la creatività».

IL PROFILO
Anche per chi «l’ottimismo ce l’ha nel sangue», come ha raccontato la stessta Bellettini al Sole24Ore in una delle poche interviste concesse in tanti anni al vertice della moda, centrare l’obiettivo del rilancio di Gucci non è un’impresa facile con l’aria che tira. Nessuna ansia: «Se ti poni tu il traguardo, anche il più impegnativo, è solo una guida, ti dà una traiettoria», dice. Non è un punto di arrivo, piuttosto un punto di partenza. Super sportiva, un’esilità che si nasconde dietro la chioma riccia, ma anche il senso della solidità unità alla fluidità e alla simpatiaromagnola. Questo è Fracesca Bellettini. Quando ha iniziato la sua carriera a Londra da investment banker dopo la laurea in Bocconi, non avrebbe immaginato di costruire la sua vita nella moda. Al massimo «come meccanico della Ferrari», era il suo sogno nascosto. Ma è stato Fabrizio Bertelli a stregarla e a farla entrare in Pradrìa. Poi nel 2003, dopo un passaggio in Helmut Lang, è arrivata in Kering, a disegnare strategie per Gucci. Nel 2008 è passata in Bottega Veneta. Poi il salto nel 2013. Ora ha l’imprimatur di de Meo. Una scommessa già vinta, per i più.


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