Inno di Mameli, si cambia. «In occasione di eventi e cerimonie militari di rilevanza istituzionale ogni qual volta venga eseguito “Il Canto degli italiani” nella versione cantata non dovrà essere pronunciato il sì finale». È quanto disposto dallo Stato maggiore della Difesa a partire dal 2 dicembre 2025. Nel documento, in cui si chiede di «dare la massima diffusione» della disposizione, si fa riferimento al decreto del Presidente della Repubblica del 14 marzo 2025 sulle modalità di esecuzione dell’inno nazionale. La notizia, di cui ha conferma l’Ansa, è stata anticipata oggi dal Fatto Quotodiano.
La cerimonia a Palazzo Chigi
Intanto, l’inno nazionale è risuonato a Palazzo Chigi all’inizio della cerimonia di auguri del premier Giorgia Meloni ai dipendenti della Presidenza del Consiglio, cantato dall’Associazione nazionale alpini di Roma, che ha concluso l’esibizione con il «sì» finale. Una appendice che, come detto, non dovrà essere pronunciata «in occasione di eventi e cerimonie istituzionali militari di rilevanza ogni qual volta venga eseguito ‘Il Canto degli italiani’ nella versione cantata».
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