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Giuseppe Conte, l’ex premier si gioca la carta del Mezzogiorno per compattare il M5S


Punta tutto sul Sud il leader stellato. Ma se al Sud andranno a votare in pochissimi, M5S è spacciata? La paura tra i contiani è questa. La soglia del 15 per cento su base nazionale è quella rassicurante, ma c’è chi tra gli stellati — l’ex ministro Patuanelli — addirittura vede lo spettro del 10 per cento. Sta di fatto che non è stata una campagna elettorale brillante quella di Conte. Nei teatri come Grillo, ma senza essere Grillo. In più, le Europee non hanno mai dato a M5S grandi risultati, perché molto basate sulle preferenze, e nelle liste M5S nomi molto attrattivi non ci sono. Il disegno di Conte è limitare i danni nelle urne e poi mettersi a lavorare per l’unità con il Pd in chiave Politiche 2027. Ma un risultato troppo penalizzante in queste ore nelle urne rischierà di scatenare una reazione di orgoglio nei 5 stelle e di rendere più complicato, perché condotto da una posizione di eccessiva debolezza, il rapporto con Schlein. Il flop alle Amministrative del 2022 per esempio convinse Conte a togliere l’appoggio al governo Draghi e a cancellare qualsiasi prospettiva di campo largo alle Politiche. La storia rischia di ripetersi. E temono molto questo scenario in casa Pd. Dove si fa il tifo, moderatamente, per la tenuta di M5S. Perché senza i post-grillini al governo il centrosinistra non ci va.

In ogni caso, l’astensione potrebbe danneggiare pesantemente M5S. L’assenza di Grillo, che ormai si infischia della sua creatura politica, è un fattore penalizzante. Ma se dovesse andare tutto male, Grillo ritornerebbe in campo per favorire una nuova leadership ai 5 stelle: Roberto Fico, Virginia Raggi o Alessandro Di Battista? O tutti e tre insieme o invece di loro tre Patuanelli? I calcoli dicono che al Nord il partito contiano è intorno al 7 per cento. Deve recuperare fortemente nel Sud, dove ci sono gli unici due candidati un po’ conosciuti: l’ex presidente dell’Inps, Tridico, e il simbolo anti-mafia, il siciliano Antoci. Basteranno a scuotere un elettorato che fece la fortuna dei grillini e ora è in sonno o non c’è più?

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