Il Dna sulle unghie di Chiara Poggi, secondo la Procura di Pavia, è soltanto l’ultimo degli elementi messi in fila in questi mesi nei confronti di Andrea Sempio. Dall’impronta 33 sul muro delle scale della villetta di Garlasco alle telefonate anomale a casa Poggi, passando per l’ormai famoso scontrino del parcheggio di Vigevano. Senza dimenticare l’inchiesta di Brescia per corruzione in atti giudiziari che vede indagato il magistrato in pensione Mario Venditti: l’ipotesi è che avrebbe preso dei soldi per scagionare Sempio nel 2017. Quella nei confronti di Sempio per il delitto di Garlasco è infatti la seconda indagine in otto anni. E ora spunta anche un presunto movente.
