Nel 2023 Fininvest ha registrato un utile netto di pertinenza del gruppo di 252 milioni, in crescita del 29,2% rispetto al 2022. Il risultato netto della capogruppo Fininvest spa è pari a un utile di 101 milioni rispetto ai 133 del 2022, con una posizione finanziaria che passa dai -163 milioni del 2022 ai -176 milioni dell’anno scorso.
IL RICORDO DEL FONDATORE
E’ quanto emerge dopo l’assemblea della holding degli eredi Berlusconi, con una posizione finanziaria netta del gruppo al 31 dicembre scorso che evidenzia un indebitamento (ante applicazione dell’Ifrs 16) di 1.075 milioni rispetto ai 1.072 del 31 dicembre 2022. Il dividendo sarà di 51 milioni, contro i 100 milioni dell’anno scorso e i 150 milioni dell’anno precedente, in linea con la nuova governance che prevede di distribuire almeno il 50% dei profitti e perchè i cinque fratelli hanno concordato di mantenere nel gruppo la liquidità per investimenti, a partire da PRO7.
Il cda scende a 9 membri per l’uscita di Salvatore Sciascia.
I ricavi consolidati del gruppo Fininvest nel 2023 sono stati pari a 3.870 milioni, in crescita dell’1,3% rispetto al 2022. Il margine operativo lordo è di 850 milioni contro gli 860 del 2022. Il risultato operativo è positivo per 266 milioni con un incremento del 7,1%. Nel 2023 il gruppo ha effettuato investimenti per 639 milioni, in crescita. Il patrimonio netto consolidato totale al 31 dicembre 2023 risulta pari a 4.699 milioni. Il 2023 è stato l’anno della scomparsa del fondatore di Fininvest, Silvio Berlusconi, e i figli, riuniti in assemblea, «ne hanno ricordato con commozione le qualità umane e il genio imprenditoriale», si legge in una nota della holding del Biscione. Il gruppo Fininvest «ha proseguito il proprio percorso di crescita anche nel 2023, nonostante un contesto macroeconomico condizionato da guerre e gravi turbolenze geopolitiche», aggiunge il comunicato, nel quale si specifica che «i risultati testimoniano la solidità economico-finanziaria del gruppo». «Nello specifico, Mfe ha compiuto importanti passi avanti verso la creazione di un broadcaster di dimensioni paneuropee mentre il gruppo Mondadori ha proseguito nel percorso di focalizzazione sui libri, rafforzando contemporaneamente la propria offerta nel mondo social e delle young generation. Banca Mediolanum ha registrato ottimi risultati.
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