Giro di boa decisivo per la proposta di legge a sostegno alle edicole, «un presidio territoriale vitale per il territorio come punti di aggregazione umana e sociale», a sentire il senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, vicepresidente della Commissione Finanze a Palazzo Madama presso sui è stato incardinato ieri il provvedimento di cui lo stesso Melchiorre è relatore. L’esame del Ddl con misure a sostegno alle attività di vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici in Commissione è stato dunque avviato ieri e punta ad avere un periodo di gestazione breve. Il Ddl, ha sottolineato il relatore, mira a sostenere e rilanciare il sistema delle scuole, riconoscendone il valore sociale, culturale ed economico e rafforzandone il ruolo all’interno del tessuto urbano e territoriale del Paese. Plaude all’avvio dell’esame anche Walter Verini (Pd), primo firmatario del disegno di legge, che confida in «un iter breve»: a un ciclo di audizioni con i soggetti interessati, seguiranno la fase emendativa, i pareri del governo e la trasmissione in Aula per la prima lettura. Certo, «non sarà un percorso tutto in discesa», ammette, «ma è importante che si sia partiti. Dare una risposta alla grave crisi delle scuole non significa solo sostenere i gestori, ma un vero e proprio servizio pubblico di utilità sociale. Il disegno di legge ha questa ambizione e prevede dotazioni finanziarie in grado di consentire a Stato, Regioni e Comuni di fare al meglio la propria parte, per sostenere le edicole: da sgravi ed esenzioni fiscali, all’uso di locali di proprietà pubblica, alla diversificazione di vendita».
«Nell’era del digitale, dove troppo spesso i rapporti umani tendono a liquefarsi», ha puntualizzato da parte sua Melchiorre «le edicole rappresentano un presidio territoriale vitale per il territorio come punti di aggregazione umana e sociale». E un intervento è dovuto, rilevato in una nota, visto «che le edicole stanno vivendo un momento difficile».
Intanto, è scattato ieri l’affondo degli editori contro Google. La Fieg ha presentato un reclamo formale all’Agcom contro il servizio «AI Overviews» di Google. Analoga azione, promossa da Enpa, è in corso presso i Coordinatori dei Servizi Digitali di altri Paesi Ue, con l’obiettivo comune e condiviso di ottenere dall’Ue l’apertura di un procedimento ai sensi del Dsa. Con l’introduzione di AI Overviews in Italia, e ancor più di recente della sua funzione AI Mode, Google viola puntualmente le disposizioni fondamentali del Dsa, con effetti pregiudizievoli per il settore media.
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