Tanto nazional-popolare (da Carlo Conti a Mara Venier e Gigi Buffon fino a Raoul Bova, sul palco con Arianna Meloni). Un bel po’ di opposizioni: tutti i leader, tranne Elly Schlein e Nicola Fratoianni (anche se in caso di ripensamenti last minute «le nostre porte sono sempre aperte», sogghigna il capo dell’organizzazione meloniana Giovanni Donzelli). E poi una spruzzata di amarcord, con la riedizione 32 anni dopo dello storico faccia a faccia tra Gianfranco Fini e Francesco Rutelli andato in scena durante la corsa al Campidoglio del ‘93. Torna Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, quest’anno «nell’edizione più lunga di sempre». Nove giorni, decine di dibattiti, più di 400 ospiti oltre a mercatini natalizi e pista di pattinaggio sul ghiaccio comme d’habitude. E poi il “bullometro”, con la classifica dei «peggiori insulti della sinistra», e il pantheon delle figure di riferimento: Pasolini, Simone Weil, Amedeo Guillet. Si comincia sabato, nei giardini di Castel Sant’Angelo, col sindaco dem di Roma Roberto Gualtieri al taglio del nastro, e si chiude domenica 14, col comizio finale di Giorgia Meloni.
IL “CONTROCANTO”
E pazienza se il match tra la premier e la segretaria del Pd alla fine è saltato: il confronto tra le due front-woman andrà in scena comunque, a distanza. Perché proprio per le stesse ore in cui Meloni calcherà il palco della festa di FdI, Schlein è pronta a riunire nella Capitale l’assemblea del Nazareno, a un anno esatto dall’ultima convocazione. E a smontare pezzo per pezzo la narrazione della presidente del Consiglio con un controcanto in contemporanea. Assente Schlein, insomma, così come i rappresentanti della Cgil («negli anni passati l’invito non è stato gradito). Mentre ci saranno eccome gli altri leader di opposizione. Dal presidente pentastellato Giuseppe Conte intervistato da Paolo Del Debbio a Matteo Renzi, che parteciperà a un dibattito sulle riforme coi ministri Casellati, Calderoli e Zangrillo. Carlo Calenda discuterà di pace giusta in Ucraina con Luca Ciriani ed Edmondo Cirielli, mentre ad Angelo Bonelli tocca il compito di rappresentare i rosso-verdi di Avs in una discussione sul Green deal.
Tutti convocati i ministri, e pure i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Mentre sono una manciata gli esponenti del Pd che hanno accettato l’invito, (quasi) tutti di area riformista. Da Roberto Morassut – in dialogo con Andrea De Priamo sulla riforma di Roma Capitale – a Lorenzo Guerini, da Debora Serracchiani a Paola De Micheli. E poi il neo eletto governatore pugliese Antonio Decaro, mentre per il M5S ci sarà il neo presidente della Campania Roberto Fico.
Tema caldo, anzi caldissimo, la giustizia, in vista del referendum sulla separazione delle carriere previsto a marzo. Se ne parlerà parecchio, ad Atreju, con le due sale dibattiti in corso di allestimento intitolate a Enzo Tortora e Rosario Livatino. A cominciare dal confronto tra il ministro Carlo Nordio e la presidente di magistratura democratica Silvia Albano, la giudice che per prima bocciò i trasferimenti di migranti nel centro albanese di Gjader e per questo finì nel mirino del centrodestra. Poi toccherà alla presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno “duellare” con il presidente dell’Anm Cesare Parodi. Capitolo ospiti internazionali: dopo Elon Musk nel 2023 e Javier Milei un anno fa, venerdì 12 ecco il leader dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. Preceduto di qualche giorno da Rom Braslavcki, uno degli ostaggi israeliani rapiti e poi rilasciati da Hamas. Torna (in collegamento) Luigi Di Maio, e arriva per la prima volta il presidente della Cei Matteo Zuppi. Mentre l’8 dicembre spazio al confronto Fini-Rutelli, riedizione del match che inaugurò la stagione maggioritaria della seconda Repubblica. Scelta non casuale mentre si discute di legge elettorale maggioritaria e premierato.
VOLTI POP
E se alla vigilia della chiusura calcheranno il palco i leader del centrodestra Tajani, Salvini, Lupi e Cesa, (molto) spazio sarà dedicato pure ai volti pop. Come quelli di Carlo Conti, Ezio Greggio e Mara Venier che parleranno di tivù. E poi Raoul Bova, con Arianna Meloni e Francesca Barra a discutere di deepfake e odio social. Per chiudere con gli sportivi: Gigi Buffon col ministro Abodi,e i ct delle Nazionali di volley Fefè De Giorgi e Julio Velasco, che riceveranno il premio Atreju. Altri colpi a sorpresa? Non previsti, per ora. Ma non esclusi.
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