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«Vannacci sarà a Pontida. E non fonderà un suo partito»


Sarà a Pontida, Roberto Vannacci. E non fonderà un nuovo partito. Parola di Matteo Salvini. Che assicura: «Il generale potrà fare tanto per la Lega e l’Italia combattendo le nostre battaglie a Bruxelles. Gli italiani gli hanno dato mezzo milione di voti, mettetevi il cuore in pace». 

Nessuna corsa autonoma da parte dell’autore del Mondo al contrario, insomma. Almeno secondo il leader del Carroccio. Che smentisce così settimane di rumors in base a cui Vannacci, esploso un anno fa con il libro che ha venduto centinana di migliaia di copie (e relative polemiche e accuse di xenofobia e sessismo) e poi candidato da indipendente nella Lega alle Europee di giugno. Dove ha fatto incetta di preferenze. 

La smentita

«Qualche giornale si inventa i partiti di Vannacci che non ci sono. Stamattina ho sentito via sms Vannacci, ci ridiamo su sopra queste ricostruzioni surreali che hanno la credibilità di Topolino», commenta Salvini in diretta sui social. Per poi annunciare che «Vannacci sarà a Pontida al grande raduno domenica 6 ottobre. Con la Lega, non con altri partiti». 

Una ricostruzione, quella che voleva l’ex parà della Folgore alla guida di un nuovo soggetto politico, accreditata nei giorni scorsi da Fabio Filomeni, colonnello in congedo tra i collaboratori più stretti del generale, nonché animatore dell’associazione «Il mondo al contrario». Movimento culturale che «diventa un movimento politico», aveva detto senza mezzi termini Filomeni. Salvo poi precisare che il futuro del movimento (se insomma si trasformerà in un partito vero e proprio) è nelle mani di Vannacci. «Dipenderà dil colonnello starebbe insomma predisponendo un «contenitore», per dare casa «a tutte le persone che lo hanno votato e che si riconoscono nel libro». 

Alemanno: «Folle parlare di rischio golpe»

Intanto, mentre si cercano di anticipare le mosse del generale, dice la sua anche l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Che qualche settimana fa aveva voluto Vannacci alla sua convention dei sovranisti di Orvieto. «Sì, Vannacci può essere un aggregatore per la destra sovranista. Ma non credo che uscirà dalla Lega a pochi mesi dall’elezione al Parlamento Ue», è il commento di Alemanno. «Svilupperà una attività associativa, ma almeno fino a quando non ci sarà un chiarimento interno rimarrà fedele al partito di Matteo Salvini». L’ex sindaco della Capitale, storico esponente della destra, esclude anche in modo categorico lo scenario evocato di un «golpe», visto il sostegno al neonato movimento da parte (secondo Filomeni) di molti ex membri dell’esercito. Una tesi «folle», secondo l’ex primo cittadino:  «Queste affermazioni sono offensive e prive di ogni contatto con la realtà, perché nel caso di Vannacci stiamo parlando di una persona che è in aspettativa come generale e che è stato correttamente eletto europarlamentare. Poi dire che quando ex-militari, come Fabio Filomeni, si impegnano in politica si profila il rischio di un golpe significa attaccare i diritti politici di onesti cittadini che hanno servito la patria in divisa». Per Alemanno «è curioso che i giornali che fanno questi attacchi siano proprio gli stessi che ostentano atteggiamenti bellicisti nella guerra in Ucraina. Vogliono mandare al fronte i nostri soldati e ufficiali e poi negargli per sempre il diritto alla partecipazione politica?»

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