E’ iniziato il conto alla rovescia. L’Umbria — in contemporanea all’Emilia Romagna — andrà al voto il 17 e 18 novembre. E non si tratta di una sfida qualunque. Lo sa la maggioranza che sostiene la governatrice uscente del Carroccio Donatella Tesei. Lo sa l’opposizione che ha fatto quadrato attorno a Stefania Proietti con un campo larghissimo che comprende pure il fu Terzo Polo. In gioco, è chiaro, non c’è solo il governo del «cuore verde d’Italia». Ma pure gli equilibri nazionali, la tenuta delle rispettive coalizioni. Non è un caso che in Umbria il centrodestra — consapevole qui di poter strappare un successo molto più che nel fortino rosso dell’Emilia-Romagna — ha inviato per la chiusura della campagna elettorale i pezzi grossi, ma proprio tutti.
Si chiude la campagna elettorale umbra
Oggi alle 17 all’auditorium di San Francesco al Prato a Perugia ci saranno tutti: la premier Giorgia Meloni e i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, oltre al coordinatore di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi, che col suo bacino di voti si dice pronto a fare la differenza. Uniti a sostegno di Donatella Tesei, anche lei presente nel capoluogo umbro, dove la maggioranza spera di arginare l’onda lunga della vittoria dello scorso giugno della sindaca di centrosinistra Vittoria Ferdinandi, accolta dalla piazza in festa a suon di «Bella ciao».
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La chiusura vera e propria della campagna del centrodestra sarà invece domani al PalaTerni alle 17.30, quando a sostegno di Tesei arriveranno i governatori della maggioranza.
Ci sarà il neo-eletto presidente della Liguria Marco Bucci, che spera di essere di buon auspicio per la doppietta, ci sarà il governatore veneto Luca Zaia, quello delle Marche Francesco Acquaroli, dell’Abruzzo Marco Marsilio, del Friuli Venezia Giulia Massimo Fedriga, della Lombardia Attilio Fontana e del Lazio Francesco Rocca. Insomma, un ampio coinvolgimento dal messaggio chiaro: bisogna vincere.
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Anche perché, ragionano negli ambienti di maggioranza, se la sinistra dovesse perdere nell’Umbria che — ultimi cinque anni a parte — è sempre stata sua, potrebbe arrivare a traballare il nome stesso della segretaria Elly Schlein, che potrebbe cadere vittima delle infinite correnti del Pd.
Da parte sua, la presidente dem chiuderà con la candidata Stefania Proietti, il leader pentastellato Giuseppe Conte e quello di Avs Angelo Bonelli. E’ previsto un presidio all’ospedale di Terni, con l’accusa-cavallo di battaglia di questa campagna al centodestra di star «distruggendo la sanità regionale».
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