CASCIA — Le colline umbre della Valnerina hanno tenuto a battesimo la nuova stagione degli arbitri in Serie A e B. Succede da due anni di fila, lasciata Sportilia, e sotto l’ala di Santa Rita a Cascia, in provincia di Perugia, si sono presentati 46 fischietti, 85 assistenti e 21 addetti al Var guidati dal designatore Gianluca Rocchi che per la conferenza stampa conclusiva, questa mattina (giovedì 8 agosto), mette qualche paletto con accanto il presidente dell’Aia, Carlo Pacifici, e della Lega di Serie A, Lorenzo Casini.
L’Aia vuole un arbitro che prenda le decisioni e faccia le scelte come se la tecnologia non esistesse, che decida in campo senza delegare chi sta fuori. Fermezza e dialogo devono essere punti fermi. Il dialogo è la regola, solo con il capitano della squadra, e va sempre cercato. Nessun comportamento scorretto, aggressivo e irrispettoso ma collaborazione.
Il monito del designatore
«Massima severità verso i calciatori che entrano per far male sugli avversari — ha detto Rocchi -, vogliamo tutelare la salute dei giocatori e chi gioca al calcio». Linea dura sul razzismo. «Avremo tolleranza zero verso ogni manifestazione in tal senso. La scorsa stagione è andata bene, tranne che in un episodio a Udine gestito benissimo, non abbiamo registrato momenti particolari e questo grazie anche alla maturità del pubblico e delle società».
Le nuove regole
Rocchi lo ricorderà anche agli allenatori che incontrerà il 9 settembre. Tra le novità all’open day umbro, anche quella sul fallo di mano, da espulsione solo nel caso in cui l’intervento sia una parata e volontario, e quella sull’ingresso anticipato in area di rigore in caso di penalty.
L’attaccante che viola le regole si ritroverà una punizione contro. Il rigore non sarà ripetuto, chiarisce il designatore. Per Casini il nocciolo è il rispetto, dei ruoli e delle responsabilità.
Anche per questo «il doppio tesseramento è importante, aiuta far mettere il calciatore anche nei panni dell’arbitro». Per Pacifici «il valore della classe arbitrale italiana sta anche nelle affermazioni europee. Ultima in ordine di tempo la designazione di Francesca Di Monte per la finale olimpica femminile e per noi è una medaglia d’oro». Il presidente dell’Aia ha consegnato per l’occasione il premio Giovanni Mauro a Simone Sozza, mentre a Stefano Alassio e Filippo Meli è andato il premio Maurizio Mattei. Il premio Santa Rita arbitra di umanità a Maria Sole Ferrieri Caputo, Francesca Di Monte e Tiziana Trasciatti, la prima terna arbitrale femminile di Serie A. Presentate anche le nuove divise.
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