18.05.2025
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Politics

«Togliere cittadinanza a chi delinque. Manovra? Paghino i banchieri, non gli operai»


Oggi, a Pontida, Matteo Salvini ha pronunciato un discorso incisivo, toccando temi centrali come l’immigrazione, la cittadinanza, e la manovra economica del governo. Il leader della Lega ha sottolineato la necessità di revocare la cittadinanza a chi commette reati, dicendo: «La cittadinanza è un atto di fede». Secondo Salvini, chi tradisce la fiducia della comunità attraverso crimini come spaccio, violenza o omicidio, non merita di rimanere in Italia: «Via la cittadinanza e torna al tuo Paese». Per la Lega, ha aggiunto, il problema non è il colore della pelle, ma il comportamento di chi, dopo aver beneficiato di istruzione e sanità, delinque.

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Matteo Salvini sul processo Open Arms

Salvini ha anche fatto riferimento al suo processo in corso per il caso Open Arms, legato al blocco di migranti nel Mediterraneo durante il suo mandato come ministro dell’Interno.

Ha ribadito che anche in caso di condanna «varcherò le porte del carcere a testa alta», rivendicando la sua posizione sulla difesa dei confini e dichiarando che non è possibile processare “un intero popolo” per le sue scelte.

Sul fronte economico, Salvini ha avanzato una posizione decisa in vista della prossima manovra finanziaria, affermando che chi dovrebbe pagare di più sono i banchieri, e non i lavoratori: “Se qualcuno deve pagare, paghino i banchieri, non gli operai”. Il leader leghista ha ribadito che la Lega continuerà a difendere gli interessi delle categorie più vulnerabili, con un occhio particolare ai lavoratori e alle famiglie in difficoltà.

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Salvini e il tributo a Bossi e Maroni

Tra gli altri temi toccati, Salvini ha ribadito l’importanza dell’autonomia differenziata, che definisce un risultato storico della Lega e dal quale non si può tornare indietro, ed ha ringraziato gli alleati stranieri presenti a Pontida, tra cui Viktor Orbán, che lo ha definito un «eroe» nella difesa dell’Europa.

Il discorso si è concluso con un tributo a Umberto Bossi e Roberto Maroni, figure storiche del partito, per il loro contributo al movimento leghista. La manifestazione di Pontida ha visto la partecipazione di migliaia di sostenitori e una folta delegazione di leader internazionali, rafforzando il messaggio di Salvini su una «Santa Alleanza» tra i popoli europei contro l’immigrazione incontrollata.

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