12.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Economy

Taxi e Ncc, i cittadini chiedono più concorrenza e servizi più accessibili a partire dal Giubileo a Roma: il sondaggio Swg


I cittadini vogliono più taxi e ncc nelle strade, a partire da Roma, dove in vista del Giubileo mancano gli adeguati servizi. Secondo un’indagine condotta da Swg per Uber, il 64% crede degli intervistati crede che i servizi taxi e Ncc, soprattutto su Roma, non siano sufficienti per gestire i flussi turistici previsti in occasione dell’evento che avrà inizio a gennaio. Il 59% dei cittadini metropolitani, in particolare, oltre ai taxi auspica una maggiore diffusione del servizio Ncc, considerandolo essenziale per migliorare la mobilità nelle città. La richiesta di una maggiore disponibilità di veicoli è evidente: il 72% degli intervistati ritiene che una liberalizzazione delle licenze taxi potrebbe migliorare la mobilità urbana.  

Caso Uber, il Mit apre: «Sbloccare le licenze in vista del Giubileo»

I giudizi

Le conseguenze della mancanza di mezzi di trasporto potrebbero estendersi a settori cruciali per l’Italia, come il turismo e la sostenibilità della mobilità urbana.

Il dato del 64% diventa ancora più allarmante tra i residenti della Capitale, il 78% dei quali ritiene inadeguata l’offerta attuale e non crede che il trasporto pubblico possa assorbire l’enorme domanda. Le previsioni parlano di disagi per residenti e visitatori, con un rischio concreto di malcontento diffuso. Questa situazione danneggia l’immagine dell’Italia all’estero per il 43% degli intervistati e, per il 38%, porterà ad un aumento dell’abusivismo. Una maggiore disponibilità di taxi e Ncc non solo migliorerebbe la mobilità urbana ma rappresenterebbe un incentivo concreto e visto con favore dai cittadini per ridurre l’uso dell’auto privata. Il 65% dei cittadini metropolitani afferma che, con un’offerta più ampia, sarebbe disposto a ridurre l’utilizzo della propria auto.

Il provvedimento sul foglio di servizio per il noleggio, uno dei recenti decreti emanati dal ministero delle Infrastrutture su taxi e Ncc (assieme al ministero degli Interni), solleverebbe poi perplessità tra i cittadini delle principali città italiane. Secondo l’indagine, va sottolineato però che è stata richiesta da Uber, 7 cittadini su 10 tra gli utenti di taxi e Ncc ritengono che il decreto possa distorcere la concorrenza a favore dei taxi, penalizzando sia i consumatori che i conducenti di Ncc (il 52% teme per la sopravvivenza di queste stesse attività).  

Il decreto, secondo la galassia Ncc, rischia di penalizzare un servizio che, rispetto ai taxi, garantiscano avere migliori performance in termini di tempi di attesa, accessibilità e standard di qualità. Gli Ncc dicono di essere più vicini agli standard internazionali rispetto ai taxi, che vengono bocciati in questo sondaggio dagli intervistati per tempi di attesa, disponibilità dei mezzi e costo delle corse. Riguardo la valutazione da parte degli utenti del servizio taxi ed Ncc, il confronto tra Italia ed estero nell’indagine ha fatto emergere notevoli differenze. Il 44% degli intervistati si è dichiarato insoddisfatto circa i tempi di attesa per il servizio taxi in Italia, percentuale che si riduce al 12% se riferito alla loro esperienza con i taxi all’estero. La stessa proporzione vale rispetto alla facilità nel trovare un mezzo: 46% in Italia, 13% all’estero. Infine, il costo delle corse, che il 57% degli intervistati valuta negativamente con riferimento all’Italia e il 23% all’estero.

Uber, gli Usa in campo: «L’Italia cambi la legge, rischia di uccidere il business»

Le reazioni

Alessandro Scalcon, senior researcher di Swg ha commentato: «Il quadro che emerge dai dati è chiaro: il decreto è accolto con molto scetticismo dai residenti delle principali città italiane, particolarmente sensibili alle sfide della mobilità urbana. Le richieste dei cittadini per i servizi di trasporto con conducente vanno in un’altra direzione: liberalizzare le licenze dei taxi e aumentare il numero di vettori Ncc. Più concorrenza, efficienza e capillarità, per potenziare le alternative al trasporto pubblico collettivo e affrancarsi dall’auto privata. E se si guarda alle attuali esperienze di mobilità una stretta settoriale sugli Ncc risulta ancor più difficile da spiegare: un servizio ritenuto migliore e più soddisfacente rispetto ai taxi, che proprio nelle grandi città italiane scontano un forte ritardo sugli standard esteri. Le preoccupazioni per un impatto negativo su più fronti sono tangibili: per i residenti, i turisti e i conducenti Ncc stessi».

«I risultati della ricerca dimostrano che gli italiani desiderano un sistema di trasporti moderno, efficiente e competitivo. Questo decreto non solo rischia di frenare l’imprenditoria in un settore cruciale, ma rappresenta un passo indietro per la mobilità urbana e la concorrenza in Italia — commenta Lorenzo Pireddu, General Manager di Uber Italia. Gli Ncc svolgono un ruolo fondamentale per rispondere alle esigenze di spostamento di cittadini e turisti, offrendo un’alternativa di qualità ai mezzi tradizionali. Penalizzare questi servizi significa ignorare le richieste dei cittadini e mettere a rischio posti di lavoro. Chiediamo alle istituzioni di ascoltare la voce degli utenti e di promuovere politiche che incentivino la mobilità sostenibile e la concorrenza, senza ostacolare innovazione e progresso».

Ncc a Roma, l’algoritmo di Uber fa schizzare le tariffe con scioperi o maltempo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]