16.05.2025
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Economy

subito un mercato dei capitali europeo integrato


«Basta fare tanti piccoli passi». L’Europa deve decidersi a compiere semmai «un numero ridotto ma di grandi passi in avanti» se vuole davvero diventare più competitiva e sfidare gli Usa in ambito tecnologico. Per la presidente della Bce Christine Lagarde, intervenuta ieri al Congresso bancario europeo a Francoforte, uno di questi grandi passi riguarda il completamento dell’unione del mercato dei capitali Ue, un obiettivo in stallo da un decennio nonostante «oltre 55 proposte regolamentari e 50 iniziative non legislative». A tenere la prospettiva in ostaggio sono «gli interessi di parte nazionali che vedono in queste misure una minaccia», ha accusato la francese. Ma qualche cambiamento potrebbe essere all’orizzonte. Sulla spinta dei report di Enrico Letta e Mario Draghi, la nuova Commissione Ue ai box di partenza ha rilanciato adesso il lavoro sotto un nuovo slogan: l’Unione dei risparmi e degli investimenti, affidata alla commissaria in pectore ai Servizi finanziari Maria Luís de Albuquerque. L’obiettivo rimane stoppare il flusso continuo di risorse che vanno oltre Atlantico (ogni anno, si calcola, 300 miliardi di euro di risparmi Ue finiscono all’estero a causa dell’eccessiva frammentazione del nostro mercato). I limiti da superare sono quelli sintetizzati con efficacia da Lagarde: il capitale privato, in Europa, «viene intrappolato nei confini nazionali oppure si dirige verso gli Stati Uniti». Se «il 60% degli investimenti delle famiglie rimane nel proprio Paese» e perlopiù su prodotti a basso rischio, gli investitori istituzionali, invece, si rivolgono molto più «ai mercati Usa che dell’Ue».

LA STRADA
In America, questi fondi finiscono per finanziare le compagnie tech ad alto potenziale innovativo, dalla robotica all’intelligenza artificiale, divenute così colossi globali, mentre i corrispettivi europei arrancano e non riescono a crescere su scala adeguata poiché non trovano capitale di rischio pronto a scommettere sul loro sviluppo. Il compimento dell’unione dei mercati dei capitali — anello di congiunzione mancante fra l’elevato risparmio dei cittadini europei (il 13% del reddito) e l’investimento sotto forma di venture capital -, invece, è considerato da Lagarde «fondamentale» per rendere le economie europee più dinamiche e tecnologicamente avanzate.

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