Lo si potrebbe definire un “effetto collaterale” del mancato rinnovo del contratto. O almeno lo sarà se la firma alla fine non arriverà. Per i dipendenti comunali non ci sarà soltanto il rinvio degli aumenti di stipendio, ma cadrà, per chi è già in forze ad una amministrazione locale, anche la possibilità di poter essere promosso “in deroga” al titolo di studio. Andiamo con ordine. L’ultimo contratto firmato dai sindacati e dall’Aran per le funzioni locali, quello del 2019-2021, ha una norma al suo interno sulla quale avevano spinto molto i sindacati. Nel triennio di vigenza dell’accordo, dice la norma, i dipendenti di un’area che hanno una certa esperienza, potranno passare a quella superiore anche “in deroga” al titolo di studio. Il caso più frequente è quello degli istruttori (in altri contratti si chiamano assistenti) che possono aspirare a diventare funzionari anche se non sono laureati.
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