S’infiamma sul turismo il dibattito agostano della politica in vacanza. Con le opposizioni che cavalcano il calo di presenze sui litorali italiani: «Le spiagge vuote sono la cartolina del governo Meloni», aveva lanciato l’affondo Elly Schlein. «Milioni di italiani stanno rinunciando alle vacanze perché non se le possono permettere e temono quel che accadrà a settembre». E la premier che, dalla Grecia, risponde per le rime. Rivendicando il record di turisti nello Stivale di quest’estate. «Ritengo vergognoso che, pur di attaccare il governo, certa opposizione diffonda notizie false, danneggiando l’immagine e gli interessi dell’Italia», scrive Meloni sui social. Schlein punta il dito contro il governo? «Peccato che, poche ore dopo la sua uscita, i dati ufficiali del Viminale – tratti dalla banca dati “Alloggiati web” della Polizia di Stato – abbiano certificato l’esatto contrario, con arrivi in crescita e milioni di visitatori nelle nostre strutture ricettive», è la replica della leader di Palazzo Chigi. «Chi ama davvero la propria Nazione non la scredita davanti al mondo per convenienza politica».
BOTTA E RISPOSTA
Una linea, quella della premier, sposata da tutta la maggioranza, che parla di «numeri record» e «sciacallaggio della sinistra». Ma che non piace al centrosinistra. Pronto il contrattacco di Schlein, che snocciola cifre: «Il sindacato dei balneari ha parlato di un calo di presenze del 15%, Altroconsumo ha analizzato un aumento dei costi del 34%. Giorgia Meloni invece che rispondere a me dovrebbe rispondere a quelle famiglie italiane che hanno i salari troppo bassi per andare in vacanza», incalza la leader dem. Che accusa il governo di dire no al salario minimo e «non fare nulla» per contrastare le bollette «più care d’Europa». Dal Pd sferza pure Antonio Misiani: «Solo in Corea del Nord si accusa di screditare la nazione chi, partendo da dati oggettivamente negativi, incalza il governo».
Ma il post della premier sul boom di arrivi scatena un vespaio di reazioni. Ecco Giuseppe Conte: «Meloni direttamente da Marte poco fa ha detto che sulle vacanze va tutto bene», va giù duro il presidente pentastellato, «mentre dilagano i rincari su tutto, aumenta la pressione fiscale e crolla il reddito reale delle famiglie». Da Avs, Nicola Fratoianni invoca «meno vittimismo e più fatti». Sardonico Matteo Renzi: la premier, ironizza il leader di Iv, «dice che l’opposizione sbaglia: c’è tanta gente sulle spiagge italiane. Anzi: c’è troppa gente. Al punto che lei, poveretta, si è sacrificata ed è dovuta andare in Grecia dopo lo scorso anno in Albania». Poi l’ex premier cita il post di Arianna Meloni, in cui la sorella della premier celebrava il “sorpasso” dell’attuale esecutivo, in carica da 1.025 giorni, su quello del senatore fiorentino. «Evviva, stiamo diventando un Paese stabile», il commento al veleno di Renzi. «Domanda non polemica: voi ricordate qualche riforma di questo governo? Perché del mio ricordiamo tante riforme: gli 80€, il JobsAct, Industria 4.0, le Unioni Civili. O quello di Giorgia è solo un tirare a campare?».
«SCENEGGIATA»
Intanto nel botta e risposta sugli ombrelloni chiusi si infila pure Carlo Calenda. Bacchettando tutti quanti: «Sapete benissimo che a parti invertite la destra — all’opposizione — avrebbe detto che i dati sul turismo dimostrano il crollo del potere d’acquisto degli italiani e la sinistra — al governo — avrebbe posto l’accento sugli arrivi. Due dati per altro del tutto compatibili», commenta il leader di Azione, che se la prende con la «sceneggiata» fatta per «confondere l’elettorato». «Anche basta – chiosa – voltiamo pagina».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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