Vittorio Sgarbi è caduto in depressione. Ad ammetterlo al Corriere della Sera e precisamente ad Aldo Cazzullo è direttamente lui. Non riesce a darsi una ragione perché sia successo proprio a lui, a un uomo pieno di vita, invidiato da tanti se non da tutti. Anzi, forse sì. «La vera causa non è stata la sconfitta elettorale alle elezioni Europee ma la fine della mia esperienza di governo», dopo le sue dimissioni da sottosegretario alla cultura. «Ritengo — confessa ancora al Corsera — di aver subìto un’ingiustizia assoluta. Che mi è pesata moltissimo, e mi è stata riconosciuta da pochi». E in pochi si sono fatti sentire, anche del suo partito.
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