12.05.2025
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Singapore è stato l’ultima gara in F1 di Ricciardo? Ecco perché la Red Bull sulla Racing Bulls vuole Lawson da Austin



«Non so se mi rivedrete ad Austin». Con queste parole, Daniel Ricciardo ha salutato la compagnia al termine del GP di Singapore. Parole pesanti, che raramente vengono espresse se non si hanno certezze. E sì, il lungo viaggio verso il tramonto di Ricciardo sembra proprio essere giunto al termine. Non era necessario, però, fargli attraversare il deserto in questa maniera, L’australiano aveva già chiaramente mostrato, nei due anni trascorsi con la McLaren, che il pilota brillante, vincente, che aveva fatto emozionare ed innamorare tutti gli appassionati ai tempi della Red Bull (terzo nel mondiale 2014 e 2016) era evaporato.

Il reintegro voluto dalla Red Bull, che lo aveva ingaggiato come terzo pilota nel 2023, riportandolo poi in Alpha Tauri a partire dalla gara numero 11 al posto di Nyck De Vries con l’intenzione di inserirlo in Red Bull al fianco di Max Verstappen per Sergio Perez, è stata una manovra completamente errata da parte di Christian Horner ed Helmut Marko. Nel 2023, nei sette Gran Premi ai quali ha partecipato (ne ha saltati cinque per frattura del pollice nelle libere di Zandvoort) in qualifica ha perso il confronto con Yuki Tsunoda, 5 a 2.

Nel 2024, il paragone con il compagno di squadra (nel frattempo divenuta Racing Bulls), fino ad oggi è stato impietoso. In qualifica, Tsunoda ha avuto la meglio per 13 a 5, con il giapponese che per nove volte su 18 qualifiche svolte è entrato in Q3 in 9 occasioni contro le 3 dell’australiano. Sono poi 7 le volte in cui Tsunoda ha recuperato punti in gara, 3 i Gran Premi conclusi in top 10 da Ricciardo. Una differenza evidente considerando anche che, con tutto il rispetto, il compagno di box di Daniel non era certo un Piastri o un Verstappen.

Il destino di Ricciardo pare segnato non solo per le prestazioni in pista. Nel contratto che lega Liam Lawson al gruppo Red Bull, di cui ora è terzo pilota sia del team diretto da Christian Horner sia della squadra con base a Faenza, vi è una clausola per cui se entro il 30 settembre 2024 non avrà la certezza di avere un sedile in F1, potrà ritenersi libero. E rivolgere lo sguardo altrove, magari a quell’Audi che sta cercando un giovane da affiancare a Nico Hulkenberg (Gabriel Bortoleto, leader del campionato di Formula 2, l’altro nome in voga in questi ultimi giorni).

Ovviamente Helmut Marko non è affatto intenzionato di perdere il talentuoso neozelandese per vederlo in azione in una squadra concorrente, da qui scaturisce la necessità di farlo correre in F1 al più presto. E mettere a piedi Ricciardo non rappresenta certo un dramma sportivo, considerando le prestazioni negative del 35enne Daniel, anche se concludere così la sua splendida carriera nel Mondiale iniziata nel 2011 non è certo il miglior modo. Ma questa è la F1, questo è il sistema Red Bull.

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