18.05.2025
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Economy

«Siamo i primi in Europa»


«Primi in Europa per obiettivi raggiunti e importo ricevuto». La premier Giorgia Meloni incassa gli 11 miliardi di euro della quinta rata del Pnrr e rivendica l’efficacia del lavoro effettuato dal governo. Il pagamento segue la valutazione positiva della Commissione europea, adottata il 2 luglio, e connessa al raggiungimento di 53 traguardi e obiettivi.

Meloni, Italia prima in Europa per obiettivi e importi Pnrr: cosa prevede il piano

LA STRADA

Dopo questa nuova tranche, i fondi indirizzati verso Roma salgono a 113,5 miliardi di euro (sui 194 previsti in totale), pari al 58,4% delle risorse del Piano.

Nel dettaglio, i traguardi e gli obiettivi conseguiti con il pagamento della quinta rata riguardano quattordici riforme e ventidue investimenti in settori strategici per la modernizzazione dell’Italia, tra i quali la concorrenza, gli appalti pubblici, la giustizia, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, l’istruzione secondaria e terziaria, le infrastrutture, la sanità, la cultura, l’università e la pubblica amministrazione, con la messa a terra degli interventi per la transizione al digitale. «Siamo stati i primi — ha ricordato Meloni — a richiedere il pagamento della quinta rata e siamo i primi ad aver richiesto il pagamento della sesta rata del Piano. I recenti dati Istat sul Pil, che stimano una crescita acquisita nel primo semestre 2024 pari allo 0,7% e gli ultimi dati del rapporto Svimez, che nel 2023 evidenziano la decisa accelerazione del pil nel Mezzogiorno, con un incremento di nuova occupazione pari al 2,6%, sono la riprova dell’efficace lavoro portato avanti dal governo e dalle amministrazioni titolari per il conseguimento degli obiettivi programmati e per l’attuazione di misure virtuose per la crescita economica strutturale dell’Italia».

LA LINEA

Nelle intenzioni dell’esecutivo, nei prossimi mesi, in vista del pagamento della sesta rata da 8,5 miliardi, c’è un consolidamento dei controlli. «Il governo — ha annunciato ministro per gli Affari europei, il Sud le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto — intensificherà il monitoraggio sull’attuazione del Piano, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, riservando particolare attenzione alle misure inserite nelle ultime tre rate, all’allineamento della piattaforma ReGiS, all’incremento della spesa e all’avanzamento procedurale e finanziario del Piano».

LE TAPPE

Tornando al versamento della quinta rata, l’assegno era condizionato da molti obiettivi «green». Erano 9, infatti, i traguardi-obiettivi sulla transizione verde, i rifiuti e la gestione delle acque. Tra i vari risultati, emerge che a fine 2023 l’Italia ha chiuso 22 discariche illegali (su 34, più del 60%) ed ha migliorato la raccolta differenziata dei rifiuti riducendo del 9% il divario tra la media nazionale e la regione on i risultati peggiori. Tra le 5 misure previste per la mobilità sostenibile figurano 200 chilometri di ciclovie completate in aree metropolitane e quanto allo sviluppo delle infrastrutture per il trasporto pubblico sono stati assicurati altri 231 chilometri. Nella transizione digitale della Pa erano previsti 17 tra milestones e target. Al 31 dicembre 2023 altre 6.678 pubbliche amministrazioni hanno adottato sistemi di pagamento digitale PagoPA.

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