Ora o mai più per Ferguson. L’entusiasmo dei primi mesi si è pian piano spento. Nessun gol, un solo assist (ad agosto) e un buon numero di prestazioni scialbe che lo hanno fatto scivolare indietro nelle gerarchie. In Inghilterra Roberto De Zerbi lo aveva paragonato a Vieri, ma di Bobo fino ad oggi non si è visto praticamente nulla. In più si sono aggiunti una serie di problemi fisici che hanno limitato la sua condizione. Il primo affaticamento muscolare nel ritiro a Burton quando è rimasto stordito dagli alti ritmi degli allenamenti di Gasp. Tutto normale considerando che l’anno scorso ha giocato poco a causa dei tanti guai fisici. Poi si sono accavallati gli infortuni alla caviglia (ben tre) fino ad arrivare al trauma distorsivo rimediato nel match contro il Parma dopo appena 20 secondi. In mezzo anche degli atteggiamenti in allenamento che – per usare un eufemismo — non hanno fatto impazzire Gasperini che lo ha bacchettato alla vigilia della gara col Sassuolo di fine ottobre: «Si è allenato bene per la prima volta». Non un bel messaggio dopo più tre mesi nella Capitale. Adesso ha l’opportunità di recuperare la fiducia. L’infortunio è alle spalle e dalla settimana scorsa ha ripreso a correre sul campo. Dovbyk resterà ai box per 4/6 settimane, Dybala punta a tornare contro il Cagliari e toccherà a lui guidare l’attacco a partire dalla delicata trasferta di Cremona. Due gli obiettivi: ritrovare la miglior condizione e sbloccarsi. L’ultimo gol con i club è ancora quello del 26 ottobre quando vestiva la maglia del Brighton. Nel frattempo, ha cambiato due squadre ma le reti ancora non sono arrivate. E servono quelle alla Roma per rimanere aggrappata alle zone alta della classifica. Ferguson ha a disposizione due mesi o poco più per far cambiare idea a tutti. La Roma si sta guardando intorno per gennaio (Zirkzee è il nome più caldo), ma la speranza a Trigoria è quella di poter contare anche sul suo apporto in zona gol. Fino ad oggi si è vista la peggior versione e i dati lo confermano: pochi dribbling riusciti (il 40%) e una bassa percentuale di duelli aerei vinti (30%).
IL FUTURO
Un controsenso per un gigante di 1.89 metri. E il futuro è un rebus. Il diritto di riscatto fissato a 37 milioni di euro non verrà esercitato e il pericolo è che il club possa rispedirlo indietro già nel mercato di riparazione. Operazione non semplice sia chiaro poiché andrebbe intavolata una trattativa col Brighton. Nel contratto firmato questa estate non ci sono infatti clausole che possano facilitare l’interruzione del prestito.
LA RIPRESA
Oggi è fissata la ripresa degli allenamenti e gli occhi sono puntati proprio su Ferguson. L’Irlanda lo aspetta per la partita contro l’Ungheria in programma domenica, ma tutto dipenderà dalle sue condizioni fisiche. È atteso in gruppo, ma il club sta spingendo per non farlo partire. Stesso discorso per Ndicka, anche lui alle prese con una distorsione alla caviglia. Ha messo in stand by la chiamata della Costa d’Avorio e da Trigoria filtra pessimismo su una possibile partenza in extremis. Oggi è attesa la decisione finale per entrambi. Gasperini li terrebbe volentieri nella Capitale per iniziare a preparare per bene la partita con la Cremonese. Attesa per Leon Bailey che all’inizio della prossima settima si dovrebbe rivedere con il resto dei compagni. Capitolo Angeliño: è in miglioramento ma ci vorrà ancora del tempo per riaverlo a disposizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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