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«Se mi eleggono, fuggo dal Conclave». La battuta spiazzante del cardinale Cristóbal López Romero ha attirato l’attenzione dei media internazionali e acceso i riflettori sul porporato spagnolo, arcivescovo di Rabat, indicato da alcuni come uno dei papabili successori di Papa Francesco. Ma la sua reazione, tutt’altro che ambiziosa, lascia poco spazio ai fraintendimenti.
L’ironia del cardinale: «Mi ritrovano in Sicilia»
Quando ha scoperto che il suo nome figura tra i favoriti per il prossimo Conclave, López Romero non ha nascosto la sua perplessità.
Anzi, ha scherzato con disarmante sincerità: «Se intravedo il pericolo di essere eletto nel Conclave, inizio a scappare e mi ritrovano in Sicilia». L’arcivescovo ha espresso con chiarezza il suo pensiero sull’eventuale desiderio di salire al soglio pontificio: «Desiderare di governare la Chiesa come Pontefice è segnale di un problema nella testa, psicologico, o di un malessere nel cuore».
Il rifiuto dell’ambizione
Secondo López Romero, chi aspira al ruolo di Papa mostra di non comprendere pienamente il peso di quella responsabilità. «Desiderare di essere Papa dimostra di non capire cosa comporti o di essere spinti da una sete di potere», ha affermato. Parole che sottolineano una visione del ministero petrino come servizio, non come traguardo da conquistare.
La precisazione: «Non potrei dire di no»
Nonostante il tono ironico, il cardinale ha riconosciuto che, in caso di elezione, non potrebbe rifiutare. «È un atteggiamento diverso, è un servizio che si compie solo se viene richiesto», ha spiegato. «Ma desiderarlo, cercarlo… no. Questo non esiste tra noi, anche se molti si rifiutano di crederci». López Romero ha evidenziato la differenza tra l’approccio ecclesiale e quello politico: «In politica gli aspiranti dirigenti si dichiarano candidati. Qui nella Chiesa nessuno lo fa».
Le scommesse sul suo nome: «È un buon segno»
Intervistato dall’emittente spagnola Rtve, il porporato ha affrontato con leggerezza anche la questione delle scommesse che lo vedono tra i papabili. Alla domanda diretta ha risposto sorridendo, citando un celebre proverbio: «Chi entra nel Conclave come Papa, ne esce come cardinale».
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Ha quindi ribadito la propria posizione: «Non ho assolutamente alcuna ambizione. Non potrei mai immaginarmi in quel ruolo». E ha concluso con una nota ironica: «Quindi il fatto che facciano il mio nome fin dall’inizio è in realtà un buon segno: non dovrò portare quel pesante fardello».
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