Dal lockdown in poi, con la diffusione del lavoro agile e da remoto (erroneamente chiamato “smart working”) si è parlato sempre più spesso di ergonomia delle postazioni di lavoro, anche a causa dell’aumento di patologie alla vista e disturbi muscoloscheletrici sofferti da chi trascorre molte ore davanti allo schermo. Per questo motivo sono stati progettati degli accessori capaci di rendere la postazione di lavoro al tempo stesso funzionale e confortevole: parliamo principalmente di sedute, tastiere, mouse e monitor cosiddetti ergonomici, su cui ci concentriamo oggi.
LA CARATTERISTICA
Progettati per rendere il lavoro più comodo ed evitare criticità, i monitor ergonomici hanno una doppia caratteristica. Da una parte, grazie alla possibilità di regolare altezza, inclinazione e angolazione, favoriscono una postura che non sforza schiena, collo e spalle. Dall’altra, si avvalgono di tecnologie innovative per il benessere visivo, come la riduzione dello sfarfallio e dell’emissione di luce blu — che possono causare stress agli occhi — o l’integrazione di filtri antiriflesso. Ovviamente, per la scelta di un monitor per il proprio computer di casa o dell’ufficio, è necessario prima considerare una serie di caratteristiche basilari.
I PARAMETRI
La risoluzione, innanzitutto. I monitor Full HD, con una risoluzione di 1920×1080 pixel, sono la scelta più comune e sono generalmente adatti alla maggior parte delle attività quotidiane. Per chi avesse bisogno di una qualità visiva migliore — perché magari si occupa di design grafico o editing video — allora è consigliabile scegliere tra i monitor Quad HD o 4K, soluzione che tuttavia comporta un significativo aumento del costo.
Anche il tipo di pannello montato dal monitor influisce sulla qualità dell’immagine, sulla velocità di risposta e sull’esperienza visiva generale. I principali sono di tre tipi. I primi sono gli IPS (In-Plane Switching), con angoli di visione ampi e un’immagine chiara e ben definita, oltre a un’eccellente riproduzione dei colori. I secondi sono i pannelli TN (Twisted Nematic) più adatti per il gaming, mentre i VA (Vertical Alignment) con la loro capacità di visualizzare neri profondi, sono consigliati per chi guarda molti video. Per chisi serve del monitor per navigare sul web, elaborare testi o usare software da ufficio, di solito basta una frequenza di aggiornamento di 60Hz. Per quanto riguarda le dimensioni, ci limitiamo qui a considerare i monitor da 24 a 27 pollici.
L’OFFERTA
Tra i monitor ergonomici più economici segnaliamo il Philips 27E1N1300AE (199 euro) con un pannello IPS e risoluzione Full Hd, che si avvale delle tecnologie Flicker Free e Low Blue Light per ridurre l’affaticamento visivo. La base Ergo consente la regolazione completa di inclinazione e orientamento dello schermo e contiene anche un pratico sistema di gestione dei cavi.
LA FLESSIBILITÀ
Per chi desidera qualcosa di più c’è Dell P2424HT (400 euro) dotato di un braccio articolato che può essere ruotato, inclinato lateralmente e alzato per ottenere l’angolo di visione ideale. Grazie al pannello, che è anche touch, può diventare un tavolo su cui lavorare in gruppo per condividere tabelle, immagini e documenti. Dotato di tecnologia ComfortView Plus per ridurre le emissioni di luce blu, e affiancato da Dell Display Manager per creare profili personalizzati, ha uno schermo da 24 pollici, risoluzione full hd e frequenza di aggiornamento di 60 Hz. Infine il display BenQ PD2706UA (503 euro), equipaggiato con un braccio mobile Ergo PD che offre una flessibilità totale nella rotazione dello schermo – anche trasformandolo in verticale. Il pannello 27 pollici con risoluzione 4k e frequenza di aggiornamento di 60 Hz è l’ideale per i designer. Lo schermo è supportato dalle tecnologie Eye-Care, Flicker-Free e Low Blue Light che riducono i riflessi e garantiscono un adeguato livello di comfort, prevenendo l’affaticamento degli occhi.
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