15.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Economy

Salva casa, gli abusi nel condominio non bloccano i benefici. Procedure meno complicate, ecco tutte le novità


Se ci sono abusi nel condominio si potrà comunque procedere con i lavori di riqualificazione in un singolo appartamento e viceversa: se l’abuso è nel singolo appartamento si potrà comunque procedere ai lavori nelle parti comuni. Il decreto Salva casa procede nell’iter parlamentare e la commissione ambiente della Camera ha approvato i primi emendamenti di modifica che, senza stravolgere il testo, rendono meno complicate alcune procedure. Il testo dovrebbe essere esaminato in commissione durante una prossima seduta per approdare il aula a Montecitorio il prossimo 17 luglio. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è in pressing con l’obiettivo di trasformarlo in legge prima della pausa estiva.

Decreto Salva Casa 2024, ecco cosa cambia e per chi: le novità in arrivo per stato legittimo e destinazione d’uso

Gli emendamenti

«Riguarda la sburocratizzazione dei problemi delle case di milioni di italiani — ha ricordato nelle ultime ore -. Quindi lo sto accompagnando, emendamento per emendamento, per portarlo a casa». Sarà comunque una corsa contro il tempo che vede le opposizioni contrarie, dai Verdi al Pd al M5s.

Il provvedimento ha comunque recepito alcune delle proposte di emendamento. Quello che svincola la sanatoria di un singolo da quella delle parti comuni condominiali recita: «Ai fini della dimostrazione dello stato legittimo delle singole unità immobiliari non rilevano le difformità insistenti sulle parti comuni dell’edificio, di cui all’articolo 1117 del codice civile. Ai fini della dimostrazione dello stato legittimo dell’edificio non rilevano le difformità insistenti sulle singole unità immobiliari dello stesso».

Una modifica riguarda anche i porticati: si parla infatti «di logge rientranti all’interno dell’edificio o di porticati, a eccezione dei porticati gravati, in tutto o in parte, da diritti di uso pubblico o collocati nei fronti esterni dell’edificio prospicienti aree pubbliche». Un’altra novità, che ha visto le opposizioni decisamente contrarie, è quella che riguarda le demolizioni, che ora prevede che per rimuovere gli abusi dopo l’ingiunzione del comune ci siano tre mesi di tempo. Questo periodo viene ora ampliato e portato a 8 mesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]