Riscatto della laurea, come funziona e quando conviene.
Cosa è e a chi è rivolto
Il riscatto del corso di laurea è un istituto che permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi. Il riscatto di laurea è valido a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio. Il servizio è rivolto a tutti coloro che abbiano conseguito il diploma di laurea o titolo equiparato. La facoltà è esercitabile anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero.
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I requisiti
E’ necessario aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati. I periodi per i quali si chiede il riscatto inoltre non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali. Bisogna poi essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto, salvo quanto previsto nel caso di domanda presentata da soggetti inoccupati.
Il riscatto nel sistema contributivo
Per riscattare periodi che si collocano nel sistema contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996) l’onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto.
Esempio Calcolo contributivo ordinario
Ipotizziamo che si voglia riscattare quattro anni di laurea dal 2002 al 2006 nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’Assicurazione generale obbligatoria e che abbia presentato domanda di riscatto il 31 gennaio 2021; considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti pari a 32.170,00 euro, l’importo da pagare per riscattare quattro anni è pari a 42.464,40 euro (32.170,00×33% =10.616,10 x 4 anni = 42.464,40).
Esclusa la detrazione che varia in base al reddito e consente di risparmiare una parte del costo che in ogni caso può essere rateizzato.
Il riscatto di laurea agevolato
Con il riscatto di laurea agevolato il costo invece è determinato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e in base all’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, nel medesimo periodo, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti. Quindi, se si presenta la domanda nell’anno 2024 il costo per riscattare un anno di corso è pari a 6.076,95 euro, cioè il 33% del minimale degli artigiani e dei commercianti pari per quest’anno a 18.415 (nel 2023 il costo era invece di 5.776,32 euro). Sempre esclusa la detrazione che varia in base al reddito e consente di risparmiare una parte del costo. L’importo inoltre può essere rateizzato. La spesa per il riscatto è la stessa se si presenta la domanda in qualità di inoccupato.
Il riscatto nel sistema retributivo
Per riscattare periodi che si collochino nel sistema retributivo, l’importo della somma da versare varia in rapporto all’età, al periodo da riscattare, al sesso, all’anzianità contributiva totale e alle retribuzioni degli ultimi anni. Si potrà però usufruire del riscatto agevolato (anche per corsi precedenti al 1996) soltanto se si sceglie la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo (quindi generalmente una operazione che non sarà conveniente).
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Quando conviene
Resta da vedere se riscattare la laurea sia conveniente o meno. Le regole che consentono il riscatto light hanno ridotto di molto il prezzo dell’operazione, soprattutto per chi guadagna di più. Con stipendi netti mensili sopra i 2.500 euro si può arrivare a risparmiare anche fino al 70%. Ma se il riscatto non serve per andare a godersi la pensione con qualche anno di anticipo — e questo è possibile solo per chi ha iniziato a lavorare molto presto, non dopo i 24 anni — c’è da chiedersi se valga la pena spendere quei soldi per recuperare gli anni di università. O se invece magari non possa essere più conveniente investire lo stesso tesoretto in modo più redditizio.
Il simulatore
Sul sito dell’Inps è disponibile un simulatore che consente di avere informazioni personalizzate. Non sono richieste credenziali, basta inserire in modo anonimo alcuni dati. Si avrà una simulazione orientativa del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio pensionistico stimato conseguente al pagamento dell’onere.
Come fare domanda
Il cittadino laureato deve presentare la domanda di riscatto online all’Inps attraverso il Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa.
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