19.06.2025
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Economy

«Renderemo strutturale il bonus elettrodomestici»


Il governo vuole confermare anche in futuro e rafforzare l’incentivo per le famiglie per acquistare frigoriferi, lavatrici o lavastoviglie più efficienti dal punto di vista energetico. L’ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: «Abbiamo attivato un bonus elettrodomestici pari a 50 milioni di euro che speriamo di rendere strutturale nei prossimi anni, in modo da accompagnare uno sviluppo industriale che è anche una riconversione verso l’alta gamma, verso i prodotti più sostenibili e certamente più appetibili per il consumatore globale quando hanno anche il marchio Made in Italy».

L’incentivo — inserito prima nell’ultima manovra di bilancio e poi rafforzato nel decreto Bollette — è nato anche per aiutare l’industria italiana del bianco, in crisi come dimostrano le tante vertenze come quella Beko. Il bonus si traduce in uno sconto diretto del 30 per cento sul prezzo di acquisto dei grandi elettrodomestici più ecosostenibili, con un tetto massimo di 100 euro, che vendita a 200 euro per le famiglie con un reddito Isee fino a 25mila euro. Nei prossimi due mesi — ora è al ministero dell’Economia — sarà emanato il decreto interministeriale Mimit e Mef per sbloccare la misura. A breve saranno anche chiuse le convenzioni con Pago Pa e Invitalia che saranno co-gestori per l’erogazione dell’intervento.

Sempre guardando al settore, Urso ha annunciato «una nuova convocazione del tavolo elettrodomestico prima della pausa estiva, così da portare a compimento ea illustrare in quella sede sia come si siano concluse le vertenze che hanno visto impegnati Beko ma anche Electrolux, sia un progetto più organico e strutturale nel tempo per quanto riguarda lo sviluppo del settore dell’elettrodomestico nel nostro Paese» .

Intanto il titolare del dicastero di via Veneto annuncia importanti novità sul fronte dell’innovazione legata alla transizione energetica e dell’intelligenza artificiale. Venerdì sarà inaugurato a Roma l’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, lanciato dai leader del G7 a Borgo Egnazia e sotto l’egida dell’Unpd (il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo). Soprattutto sarà dei fulcro del Piano Matteo perché questo soggetto dovrà fornire soluzioni di intelligenza artificiale — quali Compute Accelerator e AI Infrastructure Builder — per i Paesi Africani e supporto alle start up del continente.

INNOVAZIONE

Giovedì verranno annunciate le prime intese con alcuni Paesi dell’area, mentre il giorno dopo — all’inaugurazione — saranno rese partnership con importanti partner tecnologici come Microsoft, Cisco, Cassava Technologies, Cineca, Confindustria Anitec-Assinform e Assafrica & Mediterraneo . L’iniziativa può contare su una base finanziaria di 5,5 miliardi tra crediti, operazioni a dono e garanzie: circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo. Altri fondi saranno raccolti attraverso la sottoscrizioni di partner e fondazioni. Il ministro Urso ha fatto sapere che «entro il 2028 l’Hub mira a favorire fino a 10 investimenti esterni in filiere dell’IA, sostenere fino a 500.000 start-up africane e stabilire 30-50 partenariati di settore privato ad alto impatto e facilitare tra i 30 ei 50 partenariati ad alto impatto».Sempre ieri Urso ha annunciato che l’Italia si candiderà per «ospitare una delle 4 giga factory individuare dalla Commissione Europea nel suo programma».

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