17.05.2025
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«Quando un collega viene sostituito mi dispiace sempre»


Marco Baroni ha parlato in vista della prossima giornata di campionato, che vedrà la Lazio affrontare la Fiorentina in trasferta. Molti i temi tattici toccati dal tecnico biancoceleste

Che Lazio servirà a Firenze?

«Una partita complicata come tutte, sappiamo le difficoltà ma anche come ci arriviamo. La squadra sta bene, ha svolto una settimana di lavoro buona anche se corta per noi. Domani abbiamo la rifinitura».

Come stanno Gigot e Castellanos?

«Il Taty fortunatamente non ha nulla di importante, ma non voglio rischiare niente. Gigot ha avuto un problema ieri in allenamento, non sarà disponibile».

E il sostituto del Taty…

«Ci sono due soluzioni, uno può partire e l’altro subentrare, e sono Pedro e Noslin».

Cosa pensa del turnover?

«La vedo nel modo opposto di Sarri, non possiamo prescindere dall’utilizzo di tutti. Porto avanti questo pensiero con la squadra e devo essere coerente. Dobbiamo far crescere tutti, vanno tenuti a un livello alto prestativo; bisogna quindi mettere in campo tutti i giocatori. Non mi piace chiamarlo turnover perché io penso a 20 titolari che possono passarsi il testimone durante la gara e nelle competizioni importanti. Se no diventa difficile fare partite con grande dispendio di energie e tenere le 3 partite in una settimana».

Ci sono tre trasferte adesso e finora la Lazio ha fatto meglio in casa. Si vedrà una Lazio coraggiosa anche fuori casa o ci saranno correttivi?

«La squadra deve avere lo stesso atteggiamento: non c’è più casa o fuori. Giocare davanti al nostro pubblico è straordinario e ci seguono anche in trasferta. È un fatto mentale, come quello del risultato a gara in corsa. Dobbiamo sempre essere noi stessi e giocare. Mi aspetto una crescita importante».

Baroni poteva vestire viola quest’estate…

«La Fiorentina è stata quella in cui ho fatto il settore giovanile e l’esordio in Serie A. Le voci ci sono state, ma mai cose concrete. Non mi piace pensare alla gara come qualcosa di personale. La Fiorentina ha fatto buone partite, ha un organico importante e nel suo stadio cercherà la prima vittoria. È un nuovo test in trasferta, dobbiamo centrare la prestazione con gli stessi presupposti delle ultime due in casa».

Giocare di domenica con l’Europa League di mercoledì…

«Non voglio fare polemica, ma avere qualche giorno di riposo e lavoro in più è sempre meglio, questo è sicuro. La testa è alla gara. Quando ci sono cose di cui non ho controllo evito di pensarci per non sprecare energie».

La Lazio spinge molto a sinistra: è un discorso da equilibrare anche a destra?

«Noi dobbiamo attaccare da entrambi i lati. A Udine Lazzari ha fatto da solo 13 cross. dobbiamo lavorare sugli esterni, abbiamo le caratteristiche per farlo. Si lavora su entrambe le fasce. Bisogna mantenere l’equilibrio dei terzini, che devono stare alti, con i mediani. Ho detto alla squadra che ad ora siamo quelli che hanno concesso meno ingressi nella nostra area agli avversari. Un dato importante, anche se provvisorio. Far partire la pressione alta, poi, può portare dei benefici».

Castrovilli che ruolo ha?

«Per me Gaetano può lavorare in tutti i ruoli di centrocampo, anche tra i due mediani, e può farlo benissimo. Però ho visto Dia benissimo in quella posizione e non mi piace spostare chi sta giocando bene in una zona di campo. Molto probabile che davanti possa giocare uno dei due che ho menzionato. È una soluzione su cui abbiamo lavorato».

Ci si chiede sempre chi affiancare a Romagnoli, ma si aspetta dei miglioramenti da Romagnoli stesso?

«Alessio non è in discussione, anche se è chiaro che tra le gare ci possono essere delle rotazioni. Ha lettura, personalità, anche nello sviluppo. Ora ho tanti titolari, questa è la cosa che cerco di portare avanti e il messaggio che provo a dare all’esterno».

Il caso della fascia destra…

«Di solito chi entra fa meglio del titolare. Vorrei portarvi su questo pensiero: i giocatori non devono pensare su 90 minuti, io così non riesco a tenere l’equilibrio. Gli esterni devono sparare tutto e pensare sui 60 minuti e fare un grande sacrificio. Tchaouna è entrato bene, ma anche Isaksen ha fatto una buona partita. Il primo con il Milan ha pagato lo spessore della partita. Il fatto che ci siano due titolari nello stesso ruolo è una cosa importante, è il messaggio che devo passare alla squadra».

E su Juric alla Roma…

«Non voglio esprimermi, quando un collega viene sostituito mi dispiace sempre. Il derby sarà fondamentale, abbiamo tempo per vederlo».

Cosa pensa della Fiorentina?

«Siamo le due squadre che hanno tirato più in porta. Loro giocano e attaccano come noi, sarà una gara spettacolare. Hanno gamba e qualità, per cui bisogna stare attenti sulle palle inattive: hanno già segnato tre gol così. Biraghi calcia bene. Per noi sarà importante continuare a subire pochi tiri in porta. Ci sarà bisogno di grande corsa e compattezza. Loro hanno comunque soluzioni e qualità tra le linee, cercano la profondità. Dovremo andare forte ed essere pronti».

La Lazio a differenza del passato sta crossando tanto: senza il Taty cambierà qualcosa?

«Noi lavoriamo su tre modalità di cross. Senza Castellanos ce ne manca una, perciò lavoriamo sulle altre due. Difficile nel calcio entrare dentro, si lavora anche per questo. Offensivamente la squadra ha avuto tante soluzioni, non solo sull’attacco esterno. In settimana lavoriamo su varie soluzioni e io cerco di mettere la squadra nelle condizioni di esprimere le sue qualità. Se ho esterni bravi, vado sull’esterno. Bisogna riempire l’area, non cambierà niente senza Castellanos, che per noi resta indispensabile. Ma la forza della squadra sta anche nell’aspetto mentale di sopperire all’assenza del Taty».

E il pressing…

«Quando giochi con molti giocatori offensivi e con qualità, è meglio tenerli vicini alla porta. Per questo puntiamo sulla corsa in avanti e sulla riconquista offensiva della palla. Così gli esterni corrono meno. Anche se devono farlo per la ricerca dell’equilibrio».

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