24.07.2025
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Sports

«Pronto a riprendermi il numero 1 Atp». Da Cincinnati agli US Open, la rincorsa del tennista spagnolo


Lo scontro è rimandato a partire dal 7 agosto, all’Atp di Cincinnati: dopo il doppio forfait di Jannik Sinner e di Carlos Alcaraz dal torneo di Toronto, la lotta per il primato della classifica Atp riprenderà dagli Usa. Una corsa entusiasmante e senza esclusione di colpi che dovrebbe vedere Sinner (su quella che teoricamente è la sua superficie preferita) dover difendere ben 3000 punti a fronte dei soli 60 del suo rivale spagnolo. 

Sinner, la situazione della Race per le Finals di Torino. Alcaraz, già qualificato, prova a riprendersi la vetta della classifica ATP

La scelta di saltare Toronto — Wimbledon è stato molto dispendioso per entrambi i tennisti e la scelta di saltare il torneo canadese (dove Sinner vedrà scalarsi i 200 punti dello scorso anno) è comprensibile e permette ai due rivali di recuperare a pieno le energie dopo i due Slam ravvicinati.

Alcaraz, che nell’estate 2024 non prese parte al torneo di Toronto, al momento non perde nessun punto. 

La rincorsa negli Usa — A queste condizioni, Sinner si presentarà ai nastri di partenza di Cincinnati con 11.830 punti. Alcaraz, che lo scorso anno tra Cincinnati e Flushing Meadows a New York aveva accumulato solo 60 punti dopo aver perso al debutto contro Monfils nel primo ed essersi fermato al secondo turno agli Open contro van de Zandschulp, ha davanti a sé la ghiotta occasione di puntare al doppio successo per guadagnare un enorme scarto di punti e, contemporaneamente, togliere punti a Sinner che automaticamente perderebbe qualcosa. Se per il n. 2 tutto andasse bene nei due tornei statunitensi raggiungerebbe 11.540 punti, Sinner perderebbe i suoi e ci sarebbe il sorpasso in classifica tanto paventato da Alcaraz. 

L’obiettivo di Alcaraz — Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Carlos Alcaraz ha commentato il suo stato di forma e ha lanciato la sfida al rivale Sinner, detentore dei prossimi tornei e, da oltre un anno, primo tennista del ranking mondiale: «Se mi sento pronto? Sì, lo sono. L’anno scorso, dopo le Olimpiadi, ho fatto fatica a esprimermi e non ho realizzato grandi risultati. Quindi, d’ora in poi non avrò tanti punti da difendere fino alla fine della stagione. Darò il massimo nei prossimi tornei per conquistare il maggior bottino possibile. So che a Sinner non importa se avrà tanti punti da difendere, lui è un gran lottatore che gioca sempre per vincere e non si fa condizionare da questo. Ma io sono pronto per la sfida, in questo momento il mio primo obiettivo è riprendermi la prima posizione del ranking. Ora mi sto preparando per i tornei americani, in modo da arrivare al massimo della forma per gli Us Open. La mia rivalità con Sinner? È una grande cosa per il nostro sport, perché invoglia le persone a guardare il tennis e a praticarlo. Le nostre sfide, come le ultime al Roland Garros e a Wimbledon, sono sempre molto attese. Più partite giocheremo contro e più persone coinvolgeremo in questo sport. Anche perché ogni volta che ci affrontiamo ci spingiamo entrambi oltre i nostri limiti».


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