Da circuito di pagamento, una piattaforma di sistema. Nel 2025 Bancomat ha focalizzato la sua attività su tre macro aree: tecnologica, prodotto e brand. Nel 2026 il grande salto: «Offriremo un’ampia gamma di servizi che le banche metteranno a disposizione dei consumatori per coprire qualsiasi necessità di pagamento», annuncia l’amministratore delegato Fabrizio Burlando. «Siamo un’infrastruttura strategica nazionale, con otto milioni di transazioni al giorno che passano per una rete meno costosa e più sicura rispetto a quella internazionale. Ora diventiamo a pieno titolo un innovativo attore italiano di sistema».
MISSIONE
Lo s logan della società, presieduta da Franco Dalla Sega, coincide con la sua missione: «Con Bancomat puoi fare tutto». Pagare con la carta, con il cellulare, peer to peer, con il Qr Code o dialogando direttamente con la pubblica amministrazione. «Siamo l’unico circuito che può offrire questa possibilità: dal pagamento in negozio e con smartphone, a quelli e-commerce globali fino al pagamento P2P in Italia, in Europa e prossimamente in tutto il mondo. Siamo consapevoli che il futuro della moneta è nella blockchain e stiamo lavorando su questo fronte», spiega Burlando. La blockchain è una tecnologia che combina efficienza, velocità e trasparenza, rendendo ogni transazione più sicura e tracciabile. Negli Usa, rimarca l’amministratore delegato, il sostegno alle valute digitali sta contribuendo a rafforzare la competitività del dollaro, ma spesso affidandosi ad attori esterni al sistema bancario e senza un adeguato presidio dei rischi. «L’Europa può giocare un ruolo da protagonista creando una moneta digitale in euro, ma regolata e quindi emessa dalle banche e soggetta alla regolamentazione Micar. Vogliamo evitare però che questa emissione sia frammentata e che ogni banca emetta la propria stablecoin». Da questa riflessione nasce Eur-Bank, la proposta di una stablecoin di sistema. «Noi crediamo che un’iniziativa coordinata, in grado di unire tutte le banche, sia la strada da seguire e quindi insieme all’Abi e alle banche italiane vogliamo lanciare una stablecoin facilitata da Bancomat e distribuita dalle banche. Una moneta di sistema che permette dalle transazioni con l’estero a strumenti di risparmio sicuri come, ad esempio, i titoli di Stato tokenizzati». Dagli istituti «abbiamo raccolto adesioni entusiaste e abbiamo avviato i colloqui con Bankitalia».
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