10.09.2025
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Economy

Parte il cantiere Manovra. Dialogo con le opposizioni


Il cantiere della manovra parte dalla ricerca di una impalcatura costruita assieme alle opposizioni. La volontà è trovare un terreno comune sugli impegni che il Parlamento chiederà al governo nel momento di scrivere il nuovo documento di finanza pubblica (Dpfp) sul quale poi costruire le misure della legge di bilancio.

Questa sera la maggioranza presenterà alle opposizioni una proposta di risoluzione sulla quale lavorare in modo condiviso e da votare entro il prossimo 20 settembre, in vista della presentazione dell’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche.

IL PERIMETRO

La risoluzione di indirizzo dovrà infatti chiarire contenuto e perimetro del documento e della nota tecnica illustrativa al prossimo disegno di legge di Bilancio. Non si tratterà di misure specifiche. Non ci saranno pertanto indicazioni sull’aumento delle pensioni minime o sull’entità dell’eventuale taglio delle aliquote Irpef. Il documento che il governo sta preparando, che sarà più ampio della vecchia Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, conterrà più elementi sul quadro tendenziale e indicherà gli obiettivi programmatici di politica economica e di finanza pubblica, che dovranno essere coerenti con il nuovo parametro della spesa netta concordato con l’Unione europea.

Il dialogo potrà essere facilitato da una situazione dei conti pubblici serena. Nei giorni scorsi la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, indicava il Paese come un esempio da seguire per gli sforzi per mantenere il bilancio in ordine, in contrapposizione alle tensioni francesi. I giudizi delle agenzie di rating e l’andamento dello spread sono una conferma. Proprio il calo del differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, riportava ieri l’agenzia Bloomberg, dà al governo uno spazio fiscale di 13 miliardi utile a ridurre il deficit.

La cifra è spalmata su due anni, 5 miliardi nel 2025 e i restanti 8 miliardi nel 2026. Non è un tesoretto, i soldi infatti non possono essere utilizzati come coperture per misure di spesa, ma sono una leva per proseguire con ancora maggiore velocità nel percorso di rientro dei conti pubblici tracciato nel piano strutturale di bilancio a medio termine. Il miglioramento dello spread potrebbe quindi facilitare la discesa dell’indebitamento.

Il documento di finanza pubblica dello scorso aprile prevede che quest’anno si arrivi al 3,3% per poi andare sotto il 3% il prossimo. Sempre Lagarde ha sottolineato come l’Italia sia vicina ad arrivare al 3% e uscire dalla procedura d’infrazione europea per disavanzo eccessivo. Il traguardo potrebbe quindi arrivare prima del previsto.

In parallelo le forze politiche stanno indicando le loro priorità. La Lega le ha individuate nella rottamazione delle cartelle esattoriali e nell’estensione della flat tax. Ieri è stato il turno di Forza Italia. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha riunito la squadra economica azzurra. Fi guarda a imprese e ceto medio e chiede la riduzione al 33% della seconda aliquota Irpef, estendendo lo scaglione fino a 60mila euro, e una conferma dell’Ires premiale. Spazio anche a maggiori benefici fiscali per i proprietari che stipulano contratti d’affitto a canone concordato.

LA SICUREZZA

Altro tema chiave saranno le pensioni. Secondo i calcoli dell’Ansa, il costo della rivalutazione degli assegni nel 2026 sarà di 5 miliardi, prendendo come base il dato 2025 e l’inflazione all’1,7%. Sul cantiere previdenza si confronteranno Tesoro e ministero del Lavoro, la cui titolare, Marina Elvira Calderone ieri ha incontrato le parti sociali per discutere di sicurezza sul lavoro. Entro fine mese è atteso un decreto con misure contro gli infortuni.

A disposizione ci sono 600 milioni di risorse Inail, già stanziate a maggio. Nel pacchetto è prevista l’estensione alle coppie conviventi della rendita per il coniuge superstite, norme sulla digitalizzazione e un aggiornamento della disciplina dei ricorsi. Ci sarà poi l’estensione della copertura assicurativa per le studentesse e gli studenti coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro. Si ragiona inoltre su 2 miliardi per il Fondo nuove competenze, utilizzando i fondi europei.


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