LA POLEMICA
BERLINO “Eiertanz”, danza delle uova: l’espressione sta a indicare il balletto diplomatico di dire e non dire per scongiurare una frittata. La notizia della Welt, secondo cui dal contratto di coalizione fra Cdu-Csu e Spd per il governo del cancelliere Friedrich Merz sarebbe stata cancellata l’Italia come partner privilegiato accanto a Francia e Polonia, ha messo in moto una slavina di smentite. Considerato il rapporto freddino fra la premier Giorgia Meloni e l’ex cancelliere Spd Olaf Scholz, la notizia sembrava credibile. Ma ieri sono fioccate le smentite: da Spd, governo federale e esteri. «Il ruolo dell’Italia è assolutamente prioritario» anche sull’Ucraina e il cancelliere Friedrich Merz è «felice di collaborare con la premier italiana», ha dichiarato il portavoce del governo, Steffen Meyer. L’articolo della Welt «è infondato», l’Italia è un «partner del Weimar plus», il formato allargato del Triangolo di Weimar (Francia, Germania, Polonia), ha detto il portavoce del ministero degli esteri, Christian Wagner: Weimar plus è un formato inclusivo e aperto molto importante sulla sicurezza e la difesa in Europa di cui «l’Italia è un partner importante e indispensabile».
IL TESTO
Sta di fatto che, nel passaggio dell’accordo di governo sulla cooperazione strategica in Europa (pag. 137), l’Italia non compare. La collaborazione franco-tedesca «resta di importanza fondamentale per tutta l’Europa», come pure l’amicizia con la Polonia, recita fra l’altro il testo. Nel Triangolo di Weimar si esamineranno tutte le questioni per l’Europa e «nel formato Weimar plus dovranno essere coinvolti anche altri stretti partner». L’Italia non c’è. Interpellato dal Messaggero, un portavoce del governo, come lo stesso Meyer alla conferenza stampa, ha precisato di non essere competente per il contenuto dell’accordo di governo. Ha ricordato che l’accordo è stato negoziato in diversi gruppi di lavoro che poi hanno girato la loro materia al “Gruppo principale”, guidato da Merz e dal leader Spd, Lars Klingbeil. Se e perché l’Italia sia stata stralciata non si sa, quantomeno non è stato precisato. Con un po’ malizia, considerando la difficoltà in cui è nato il governo Merz, più per mancanza di alternative che per “amore”, si può sospettare che la Spd non abbia voluto fare un regalo a Meloni e insistito per stralciare l’Italia dal passaggio sulla cooperazione in Europa. Del resto lo stesso Merz, conscio delle riserve di diversi partiti verso il governo italiano, non si è mai sbilanciato in campagna elettorale limitandosi a mettere l’accento sulla cooperazione su Francia, Polonia e anche Gran Bretagna a dispetto della Brexit. Tocca ora a Merz chiarire come stanno le cose nel suo atteso incontro oggi a Roma con la premier Meloni in margine all’intronizzazione di Papa Leone XIV.
Flaminia Bussotti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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