L’estetica ricca e l’impatto visivo degli abiti firmati Dolce&Gabbana incontrano (di nuovo) il mondo della famiglia Kardashian, questa volta però con una vera e propria collezione creata in collaborazione con Skims. Forse fondere i due mondi non è stata una grande idea e mettere insieme le filosofie alla base dei due brand non ha dato i frutti sperati.
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La collezione
Lusso, audacia e tradizione caratterizzano tutti i capi dei due stilisti italiani e rispecchiano perfettamente le donne per cui vengono disegnati. I cuori sacri simbolo sfarzoso di religiosità, le stampe ispirate all’arte rinascimentale, la passione e la sensualità dei corsetti e dei tessuti in pizzo richiamano un’idea forse stereotipata ma anche molto reale della donna italiana. Le muse ispiratrici dei designer, da Sophia Loren ad Anna Magnani, si sposano perfettamente con i loro classici abiti. Donne di un’incredibile bellezza naturale, reale e spontanea. Ma cosa hanno in comune le nostre attrici anni ’60 con le sorelle Kardashian? Ben poco e i risultati si vedono. L’idea alla base dei due brand è molto diversa, mentre gli stilisti scelgono di celebrare la femminilità italiana, Kim ha prodotto dei capi modellanti su sua immagine e somiglianza che rendono la vita ancora piu stretta, mettono in evidenza il seno e i fianchi e tentano di far sparire nel nulla le imperfezioni. I presupposti per la fusione non erano i migliori e mantenere le pettinature cotonate e le stampe leopardate nella campagna pubblicitaria della nuova collezione non è bastato. Le ambientazioni dei film dei telefoni bianchi non salvano la collaborazione da un velo kitsch.
Gli abiti di Dolce&Gabbana disegnano una sentimentalità che Kim Kourtey, Kourtney e Kylie non riescono a vestire bene. I loro corpi (che non hanno niente a che fare con le dive del cinema italiano) stonano con gli sfondi in bianco e nero e sia i loro visi che le loro forme molto poco reali non ricordano né Anna Magnani né Gina Lollobrigida. I commenti degli utenti che hanno visto apparire le immagini della collezione sugli schermi dei loro telefoni si dividono nettamente in due.
I follower americani di Kim trascrivono grida di emozione nei post dell’influencer: «Sto urlando, Kim così è meravigliosa!» o ancora «Possiamo avere altre foto di tutti i vestiti che devo pianificare in anticipo quello che voglio grazie». Lo stesso entusiasmo non si legge tra i commenti degli italiani che si mostrano quasi offesi dal paragone con le dive italiane: «Non ricorda proprio la bellezza italiana! Non è italiana, è un prodotto della chirurgia plastica. Tra l’altro il video è volgarissimo!», «Le loro curve non hanno nulla a che fare con le donne formose italiane!», ad indicare che non basta una parrucca cotonata e un piatto di spaghetti per assomigliare alla grande Sophia Loren.
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